Pedonalizzare il centro storico è possibile, ma Piazza Arringo deve essere transitabile
| ASCOLI - Il capogruppo comunale di Alleanza Nazionale interviene in merito alla polemica innescata dai Ds.
di Valerio Rosa
Sulla possibile pedonalizzazione del centro storico di Ascoli è intervenuta la capogruppo comunale di Alleanza Nazionale, Valeria Giannelli.
"I due consiglieri dei Ds, Nazzareno Firmani e Mauro Gionni - scrive la Giannelli - parlano di 'conversione' e di 'grave ritardo' del centrodestra nel condividere ipotesi di pedonalizzazione del centro storico. Forse qualcuno si è distratto un attimo o, forse, più che un attimo si è distratto da qualche anno in qua. Chi visse in prima persona l'esperienza del comitato per il centro storico e impugnò le fatidiche 'fiaccole', era perfettamente cosciente della necessità di creare delle aree più ampie a uso pedonale, come pure era cosciente della necessità di migliorare la qualità ambientale sia per i residenti che per i fruitori occasionali preservando, tra l'altro, anche la straordinarietà monumentale di questa città.
Tutto questo nel 1999 e credo che il ricordo sia ancora vivo nella mente di molti visto che fu concretizzato con un atto perentorio della passata amministrazione in barba al fatto che prima avrebbero dovuto porre in essere altre (e dico 'altre' per non dilungarmi troppo) politiche di valorizzazione del centro storico al cui apice avrebbe dovuto esserci 'dopo' un cammino di confronto, concertazione e sperimentazione di chiusura al traffico.
E' condivisibilissima - prosegue la Giannelli - l'affermazione del capogruppo di Forza Italia, quando dice che gli amministratori non sono i padroni della città, ma sono i portatori della volontà di chi vi risiede. Né lui, né tantomeno io, abbiamo mai affermato di voler chiudere al traffico Piazza Arringo. Credo sia sotto gli occhi di tutti lo stato di difficoltà che la città sta vivendo a causa dei lavori di pavimentazione. L'attraversamento di Piazza Arringo risulta, quindi, strategico per evitare i percorsi alternativi che aumentano le emissioni inquinanti. Queste considerazioni vanno però rafforzate dalla necessità di inibire definitivamente la sosta delle auto mantenendola così per i suoi due-terzi libera di essere vissuta dai turisti, dai cittadini e dagli operatori commerciali.
Non siamo a Roma e non siamo neanche a Siena, e non si comprende per quale motivo qualcuno abbia ripetutamente la necessità di comparare la propria città ad altre per rafforzare la bontà delle proprie idee, dimenticando però che non abbiamo migliaia di turisti come le città citate. La riflessione che francamente lascia più perplessi - ha concluso Valeria Giannelli - è però che, a quattro anni di distanza, valenti esponenti della passata amministrazione non hanno avuto la serenità e l'obiettività per ammettere di aver commesso degli errori di percorso e continuano con la 'polemicuccia' piuttosto sterile che i fiaccolanti del '99 fossero 'pifferai magici' o meglio dei 'barbari con la passione per l'ossido di carbonio'. Concertazione: che bella invenzione della democrazia".
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24/04/2003
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