"Non abbiamo il 'pallino' della legalità, ma la convinzione che sia importante riportare decenza e trasparenza nella vita pubblica".
Di Pietro è chiaro, esplicito, energico, nel ribadire le proprie convinzioni. Richiesto, esprime le sue idee su diversi argomenti, da quelli locali a quelli di interesse nazionale. Lo incontriamo poco prima della presentazione della lista elettorale del centrosinistra, nella sede del comitato elettorale del candidato Luigi Merli.

Senatore Di Pietro, siamo a poche ore dalle celebrazioni del 58° anniversario della Liberazione. Qual è la sua posizione in merito alle recenti polemiche sull'opportunità o meno di festeggiare questa ricorrenza?
Se io aggiungessi una mia polemica alle polemiche già fatte, avremmo soltanto una polemica in più. Vorrei però dire che io personalmente distinguo nettamente tra la pietà dovuta a tutti i morti e i valori che si contrapponevano sul campo durante la seconda guerra mondiale. Per fare un esempio, rispetto tutti i morti dell'11 settembre, sia quelli delle Twin Towers, sia quelli dell'aereo, terroristi compresi. Ma non metterò mai sullo stesso piano i terroristi e gli altri, quelli che stavano dalla parte giusta e quelli che stavano dalla parte sbagliata.

Lei parla molto di legalità, che impressione le fa vedere il processo Imi-Sir andare verso la sentenza?
Intanto, conoscendo le persone coinvolte, io aspetterei a parlare: non dire gatto se non ce l'hai nel sacco! Chissà cosa si inventeranno sabato! Poi continuo a sperare che i cittadini, con il voto, si liberino presto di persone che, una volta andate al potere, hanno difeso tutti i loro interessi. È in atto un'umiliazione dei cittadini con l'uso personalistico delle Istituzioni o l'attacco da parte di alcuni poteri dello Stato nei confronti di altri. Io, da giudice, quando ho ricevuto accuse, non vedevo l'ora di partecipare ai processi, per dimostrare la mia innocenza. 'Questi' invece non ci vogliono proprio arrivare alla sentenza. E chissà perché!

Veniamo alle prossime elezioni amministrative. La sua lista e quella del candidato Luigi Merli hanno simboli molto simili, quasi identici, un gabbiano....
È vero! E anche le linee generali della 'Carta dei princìpi' dell''Italia dei valori' sono coincidenti con quelle della lista di Luigi Merli: solidarietà e partecipazione, a cui noi aggiungiamo il principio della legalità. Alle ultime elezioni nazionali era proprio questo il requisito che avevamo chiesto ai nostri alleati: l'opportunità di non candidare persone inquisite o condannate per reati commessi nell'esercizio delle loro diverse funzioni. Ma non ci concessero questo e l'alleanza non si fece.

Nell'ambito locale in cosa si concretizzano i princìpi del suo partito?
In ambito locale, come nell'ambito nazionale, quello che ci prefiggiamo è una maggiore partecipazione dei cittadini, dunque la necessità di allargare le alleanze. La difesa dei diritti e la solidarietà devono prevalere sul liberismo sfrenato di questo governo nazionale e sulle sue imitazioni locali. Noi, con questi princìpi, riteniamo di essere trasversali alla destra e alla sinistra, cioè di intercettare anche elettori scontenti di questa destra. Qui a Grottammare, del resto, mi dicono che la legalità è stata ristabilita proprio con l'insediamento di questa Giunta, per esempio con la decisione di ridurre i metri edificabili, a vantaggio del pubblico e contro le speculazioni di certi privati.