La Domenica deve ritornare ad essere un giorno di festa
| ASCOLI PICENO - Appello del Movimento Cristiano Lavoratori alle istituzioni ed alle forze politiche e sociali.
di Mauro Giorgi
Anche se viviamo in un'epoca 'capitalistica' dove, per ovvi motivi, l'economia sta al centro di tutto, non possiamo dimenticarci il 'carattere' festivo della domenica che ha radici millenarie nella cultura dei popoli. Non possiamo fare in modo, insomma, che i processi produttivi danneggino le relazioni affettive, familiari e collettive. Lavorare la Domenica, infatti, implica che il riposo venga concesso ai lavoratori in un giorno feriale qualsiasi, con la conseguente perdita del giorno comune di festa.
A tal proposito, questa mattina nel palazzo dei Capitani, il presidente provinciale della M.C.L. (Movimento Cristiano Lavoratori) Spinelli Giampietro, con l'ausilio di Morganti Giuseppe, responsabile giovanile, ci ha parlato della petizione denominata 'la Domenica è festa'.
"La Domenica deve ritornare ad essere un giorno di festa in quanto, per delle ragioni economiche, ci siamo dimenticati di questo. - esordisce dicendo il signor Spinelli - Questo processo produttivo, infatti, va in contraddizione con la direttiva CEE del 93 in cui si ratifica che l'organizzazione del lavoro, secondo un certo ritmo, deve tener conto dei principi generali dell'adeguamento del lavoro all'essere umano. E' chiaro, aggiunge, che sono esenti da questo discorso i servizi a tutela dei cittadini come ad esempio gli ospedali, gli organi delle forze dell'ordine ed infine gli impieghi in cui è indispensabile lavorare ogni giorno.
Questa iniziativa, precisa, ha il fine di ricreare un tempo comune di astensione al lavoro in modo tale da far sviluppare l'individuo nel contesto sociale attraverso relazioni familiari, amicali, ecc... In considerazione del fatto che è compito della Repubblica Italiana rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, abbiamo deciso di raccogliere delle firme affinché tale problema venga risolto. Ovviamente, aggiunge, sono stati coinvolti tutti i sindacati, i rappresentanti delle associazioni, le amministrazioni comunali e provinciali ed infine il Prefetto.
Nel frattempo, prosegue, il vescovo di Ascoli Piceno, Monsignor Silvano Montevecchi, ha aderito all'iniziativa scrivendo a tutti i parroci della Diocesi per raccogliere le firme nelle varie chiese. Questa petizione, puntualizza, sarà 'lanciata' dal 1 Maggio fino al 31 Luglio con l'obiettivo di raggiungere 5000 firme per la città e 10000 firme per la Provincia. Una volta avute le adesioni, conclude, ci riuniremo in una sorta di 'tavola rotonda'per trovare un punto d'incontro".
Come ci è stato spiegato dal presidente Spinelli, insomma, l'M.C.L. è vicina alle persone che, per motivi lavorativi, non possono passare la Domenica insieme alla famiglia, agli amici ed ai parenti.
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28/04/2003
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