Commercio: è guerra sulle aperture festive del 13 e 25 aprile
| SAN BENEDETTO - La Confesercenti contesta la decisione dell'assessore Marco Lorenzetti e chiede l'intervento della Regione.
di Paola Pennacchietti
Come era prevedibile, la risposta delle associazioni dei commercianti alla decisione dell'assessore Marco Lorenzetti di concedere in deroga l'apertura dei negozi e dei centri commerciali nelle giornate festive del 13 e del 25 aprile, non si è fatta attendere. La Giunta della Confesercenti, riunita questa mattina in seduta straordinaria, ha annunciato forti manifestazioni di protesta, chiesto l'intervento della Regione e le dimissioni dell'assessore Lorenzetti, accusato di avere preso la decisione senza consultare le associazioni di categoria che siedono al tavolo del Cnel, il Consiglio Nazionale dell'Economia del Lavoro.
"E' con stupore e con fortissima preoccupazione - ha commentato il segretario provinciale della Confesercenti Camillo Di Monte - che riceviamo l'ordinanza con la quale il sindaco Domenico Martinelli ha disposto le deroghe alle aperture festive del 13 e del 25 aprile. La gravità dell'atto assume proporzioni imbarazzanti in considerazione della Legge Bersani che vieta categoricamente l'apertura dei negozi commerciali il giorno 25 aprile su tutto il territorio nazionale. Ci troveremo nella situazione paradossale in cui i Vigili Urbani saranno costretti a multare i negozianti che apriranno. Voglio vedere chi correrà questo rischio".
L'iniziativa delle deroghe era stata assunta dall'assessore al Commercio dopo la protesta di alcuni centri commerciali cittadini che lamentavano le limitazioni della legge regionale in materia e di conseguenza il danno subito dalle strutture del vicino Abruzzo che invece hanno una normativa più elastica e possono aprire con maggiore frequenza la domenica e nei giorni festivi.
"Il favore fatto alla grossa distribuzione è palese - rincara la dose Di Monte - e quindi rende tale ordinanza ancora più grave e preoccupante perché non esiste un progetto per il centro della nostra città che possa sostenere eventuali modifiche alle aperture domenicali. Al danno la beffa! L'ordinanza inizia con le testuali parole: 'Vista l'opportunità di venire incontro alle richieste degli operatori'.
Quali? Forse quelli della grossa distribuzione! Che manifestano l'esigenza di maggiori aperture festive e domenicali Ci piacerebbe sapere quali strumenti democratici usa l'Amministrazione per confrontarsi con le categorie".
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09/04/2003
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