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Un modo concreto per cambiare rotta sull'energia

| "Il tema delle energie alternative al petrolio nel primo incontro del neonato Osservatorio Nazionale sulle Nuove Energie".

di Walter Radica

Nel bel mezzo di una guerra tanto annunciata quanto scontata nei reali obiettivi, come si potrebbe dare una mano all'ambiente, all'economia ed alla pace?
Migrando lentamente ma inesorabilmente verso fonti energetiche alternative!
Se il petrolio sembra essere sempre più il reale motivo di questo nuovo capitolo bellico contro il "nemico" di turno, dovremmo soffermarci a riflettere su quali mezzi abbiamo noi "utenti" oggi per poter apportare un cambiamento che parta dalla base (se questo è ancora possibile).
Il 12 e 13 aprile prossimi, presso la sala Kursaal di Grottammare si terrà la prima Conferenza Nazionale sulle tecnologie energetiche alternative.

Già, perché non c'è solo il petrolio. Il petrolio inquina; il petrolio finirà; il petrolio è per chi può comprarlo da chi lo possiede e decide di venderlo ad un certo prezzo; il petrolio uccide.
Ma abbiamo alternative? Certo.
Ma non se ne parlerà soltanto. Sono, infatti, molte le iniziative di cui con questo primo incontro si sancirà la nascita.
La manifestazione, con il patrocino del Comune di Grottammare e la collaborazione della Camera di Commercio, servirà anche da lancio per l'Osservatorio Nazionale Nuove Energie, organizzazione senza fini di lucro che ha intenzione di farsi carico del reperimento di progetti concreti e applicabili nel campo delle tecnologie energetiche alternative.

Sono tanti in Italia i piccoli ricercatori "indipendenti" ed autofinanziati che magari in anni di ricerche e sperimentazione sono arrivati a costruire dei dispositivi innovativi (e talvolta realmente rivoluzionari) che sfruttano percorsi tecnologici diversi per produrre e sfruttare l'energia. Ma quanti di questi progetti riescono a vedere la luce del giorno? Quanti di questi, funzionando realmente, vengono realmente vagliati dalle industrie di settore e infine dal mondo del mercato?
Pochi. Quasi nessuno.

L'Osservatorio Nazionale Nuove Energie cercherà proprio di creare quel contatto che manca fra chi inventa e sperimenta, e magari arriva anche a brevettare dispositivi innovativi, ed il mondo della piccola e media industria di settore che ha l'interesse e la lungimiranza sufficiente per scommettere su questi progetti.
Forse gli obiettivi sono ambiziosi, ma almeno sembra essere un passo verso un concreto cambiamento di rotta nel nostro rapporto con l'energia.
Ma il passo ulteriore verso la nascita di un movimento d'opinione sarà certamente uno degli interventi diretti che l'Osservatorio tenterà di mettere a segno: i Comuni italiani interessati saranno i primi a beneficiare delle nuove tecnologie energetiche.
L'impianto legislativo italiano già prevede agevolazioni in tal senso. Il Comune di Grottammare, ovviamente, potrà essere uno dei primi.

Il Sindaco Massimo Rossi, infatti, ha già acconsentito di rendere "Grottammare Città delle Nuove Energie".
Questo implicherà da un lato lo svolgimento annuale della Conferenza, e dall'altro anche la possibilità di vedere applicate al più presto delle tecnologie concretamente alternative.
Nello specifico dei lavori che si apriranno sabato mattina nella sala Kursaal sul Lungomare Colombo, la scaletta prevede l'allestimento di una mostra. Il pubblico potrà osservare da vicino alcuni prototipi innovativi, in qualche caso anche funzionanti. L'esposizione rimarrà aperta per tutta la durata dei lavori nelle sale attigue a quella del Convegno.

I relatori sono previsti per il primo pomeriggio.
Un introduzione sulla situazione energetica mondiale di Claudio Ciavaroli inizierà gli interventi che continueranno subito con un breve intervento del Sindaco Massimo Rossi su "Grottammare Città delle Nuove Energie".
Seguirà poi l'intervento di Vincenzo Iorio, da Napoli, da anni impegnato nella divulgazione scientifica. Esporrà alla platea i concetti alla base del concetto di energia, illustrando con esperimenti pratici condotti davanti al pubblico il suo intervento che continuerà in una seconda parte nella giornata di domenica.
Seguirà l'intervento di Matteo Tenan, giovane ricercatore indipendente, che affronterà l'argomento delle cosiddette free energy e tutti quei sistemi che di fatto potrebbero avere dei notevoli vantaggi se applicati dopo sufficienti ricerche scientifiche.
Si continuerà, poi, con l'intervento di Lidia Bonura, che affronterà il tema dell'energia in rapporto con la dimensione urbana e cittadina.

Chiuderà i lavori di sabato Carlo Bartocchi che parlerà di alcune tecnologie energetiche alternative dimenticate nel suo intervento dal titolo "Generatori di elettricità non convenzionali". Le tecnologie discusse riguarderanno soprattutto la conversione diretta (non meccanica) del calore in elettricità, come i generatori termoelettrici, termoionici, a dielettrico solido e magnetoidrodinamici.

La domenica si inizierà subito con la seconda parte dell'intervento di Vincenzo Iorio, che brevemente spiegherà cosa sono le energie alternative, continuando con gli esperimenti condotti davanti al pubblico.
Il successivo intervento aprirà la finestra voluta dagli organizzatori sul mondo dell'industria. Ci sarà, infatti, l'intervento di Giovanni Cimini, della Western Co., azienda impegnata da anni nel settore del fotovoltaico, che illustrerà lo stato dell'arte di questa tecnologia.
Seguirà l'intervento di Carlo Bianchini che illustrerà il funzionamento del Disco di Faraday come esempio di tecnologia esistente ma mai capita e sfruttata a fondo.
Gli interventi continueranno poi con quello di Pietro Silva, della Estereco, azienda leader nel settore del Biodiesel, un concreto modo alternativo di concepire una tecnologia già esistente ed in uso da anni.

La conferenza prenderà, poi, una piega estremamente interessante con l'intervento di Roberto Germano, fisico napoletano. Il suo intervento sulla fusione fredda cercherà di fare il punto su una delle più controverse questioni scientifiche degli ultimi anni. Nel suo intervento verrà, inoltre, proiettata l'intervista al prof. Emilio Del Giudice, attualmente impegnato presso l'Enea in ricerche sulla cold fusion.
I lavori, infine si concluderanno con l'intervento di Claudio Ciavaroli (uno dei promotori di tutta la manifestazione) sul nascente Osservatorio Nazionale Nuove Energie.

Il motto sembra uno solo: perché non provare? Se delle alternative esistono, il loro senso sta proprio nel fatto di provarle! E' comprensibile che l'uomo comune, tanto legato alla sua cara auto, troverà difficile cambiare abitudini e rapporto con il modo di usare e concepire l'energia, ma se questo cambiamento nasce gradualmente, magari osservando il proprio comune trasformarsi in un comune "oil-free", forse questo cambiamento diventa possibile.
L'obiettivo dell'iniziativa e dell'Osservatorio Nazionale Nuove Energie non è quello di promuovere nuovi consumi da parte degli utenti (cioè tutti noi), ma quello ben più alto di rendere il maggior numero possibile di persone consapevole delle alternative concrete al petrolio.
Un nuovo movimento d'opinione è possibile ed auspicabile.
Ma un cambiamento d'opinione non può esserci senza comprensione del problema.
La comprensione del problema energetico non può non passare attraverso i momenti divulgativi come quello del 12 e 13 prossimo.
Ma l'elemento determinante rimane sempre e solo il pubblico.

12/04/2003





        
  



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