Retrocessione tre giorni dopo. Il capitano Emanuele Masini ( si sbracciava in campo domenica per richiamare l'attenzione dei suoi compagni ), a mente fredda, è tornato ad analizzare quei brutti momenti all'arrivo del torpedone di ritorno da Benevento a Borgo Diaz:
" Credo che adesso la prima cosa da fare è cercare di capire. Una retrocessione non può essere accolta con festeggiamenti e applausi.
Purtroppo, abbiamo perso delle partite che si dovevano vincere. Troppi punti gettati al vento; alla fine questi sbagli li paghi, e come se li paghi! Dentro di noi predomina un sentimento contrastante; la consapevolezza di aver dimostrato che nessuna squadra ci è stata nettamente superiore e l'amarezza di essere comunque retrocessi. La grande verità, è che purtroppo, sono mancati i gol. L'ultima gara con il Benevento  conferma quanto di vero ci sia in queste parole. Impossibile non ripensare ai due rigori falliti e alle altre occasioni avute. Davvero abbiamo sbagliato tanto, troppo, e siamo stati meritatamente puniti. Però abbiamo sempre lavorato sodo, con il massimo impegno, facendo dei sacrifici che ad ogni modo non sono serviti a niente. La nostra squadra era molto giovane, probabilmente si è pagato anche lo scotto dell'inesperienza. Sarà difficilissimo per tutti noi, dimenticare queste giornate  ha concluso Masini "

Così la pensano anche i tifosi e in particolar modo quelle 150 - 200 persone che con freddezza e calma glaciale, hanno aspettato l'arrivo dei giocatori per scaricare tutta la loro rabbia verso quella squadra che li aveva fatti prima gioire, sognare, soffrire e alla fine probabilmente piangere. Fermo non merita la serie C2, o forse si, ma questo adesso poco importa. I lanci di oggetti, ortaggi e quant'altro;le macchine danneggiate, ripetiamo non hanno nulla a che fare con lo sport e non possono essere una giustificazione plausibile riferita solamente ad uno sfogo di una, seppur amarissima retrocessione.

Intanto, la Rosa è sotto contratto fino alla fine del mese e precauzionalmente si riprenderà a lavorare tra qualche giorno prima dei saluti e il rompete le righe.