L'ottimismo è il sale della vita di ogni commerciante, essere imprenditore implica necessariamente essere ottimisti (soprattutto in alcune fasi storiche) essere commercianti significa esserlo doppiamente.
La città di Ascoli Piceno, ha bisogno di un rilancio del centro storico partendo proprio da quello che l'Assessore Celani è riuscito a dare: dare fiducia!
Il primo obiettivo è stato raggiunto ora però occorre unità d'intenti, di riconquistare quella fidelizzazione con il consumatore che da sempre ha rappresentato il vero valore aggiunto dei commercianti. In questi giorni con insistenza, si parla di un rilancio dei consumi attraverso azioni volte al sostegno del commercio, saggia decisione a meno che non si tratti di rottamazione di elettrodomestici e mobili che significherebbe ancora una volta aiutare i centri commerciali.

Gli ultimi dati dell'ISTAT ci danno un piccolo aumento nel mese di Marzo 2003 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente del + 0,8% che però è determinato da + 3,2% dei CENTRI COMMERCIALI e -1% delle PICCOLE ATTIVITA' COMMERCIALI. In particolare per quanto attiene i prodotti venduti:
Centri commerciali             Piccole attività commerciali
Alimentari +3,9%                + 0,4%
Non alimentari +0,6%         -1,3%    
  
I commercianti di Ascoli Piceno, hanno però bisogno di progetti che sappiano attrarre siano essi eventi (manifestazioni, mercatini etc.) sia permanenti (ad esempio l'ex OVIESSE, non può vedere l'insediamento di attività commerciali concorrenti a quelle che già ci sono ma un progetto nuovo che si integri con il centro stesso).

Il rilancio si attua attraverso le “grandi iniziative”, ma anche mediante piccoli accorgimenti (ad esempio ogni anno si ripropone l'ordinanza che vieta durante gli spettacoli in piazza del popolo la collocazione dei tavoli da parte dei bar, ma chi risarcisce quei locali del danno economico procurato?).

Infine un'idea: commercianti riuniti per un progetto con l'Ascoli calcio che è il vero traino della città.

*  Segretario Provinciale