L'assessore ai lavori pubblici, Graziano Di Battista, ha annunciato di recente l'inizio dei lavori lungo la strada provinciale circonvallazione, per un intervento di consolidamento.

In questi giorni nei pressi della strada oggetto dell'intervento sono iniziate le prime operazioni propedeutiche all'inizio dei lavori.

Attorno alla questione, però, si anima anche il dibattito politico cittadino con un intervento da parte del capogruppo di minoranza Aronne Perugini (DS).

"L'approssimarsi dell'appuntamento elettorale porta al compimento di veri e propri miracoli dal punto di vista amministrativo. L'ennesima dimostrazione ci è fornita dai lavori lungo la circonvallazione. Il finanziamento dell'opera, interamente a carico della regione, è stato ottenuto dalla precedente amministrazione e, di conseguenza, l'unico merito dell'attuale giunta cittadina, che sbandiera ai quattro venti l'inizio dei lavori, è stato quello di procrastinare l'inizio per oltre tre anni".

Una vicenda, quella legata allo stop subito da quei lavori, che ha animato in molte occasioni lo scontro dialettico tra i politici veregrensi.

"L'opera non si è potuta realizzare prima perché l'amministrazione non ha mai adeguato il progetto richiesto dalla regione, non perché mancassero i finanziamenti", torna a ribadire Perugini come già fatto, peraltro, anche in occasione di diversi consigli comunali in cui, seppur non inserita nell'ordine del giorno, la questione veniva a galla.

"Abbiamo sempre sostenuto che tutto ciò fosse il frutto di un modo approssimativo e pressappochista di gestire la cosa pubblica da parte della giunta Basso, però, ad oggi, siamo costretti a ricrederci. Molto probabilmente a far partire il lavoro in ritardo e a ridosso della scadenza elettorale è stato frutto di un vero e proprio calcolo propagandistico".

Perugini insiste, poi, sul ruolo della precedente amministrazione nella vicenda.

"Se i lavori fossero iniziati subito dopo l'insediamento di Basso sarebbe stato evidente a tutti di chi erano i reali meriti dell'intervento", aggiunge, insistendo sul fatto che l'amministrazione abbia scelto di temporeggiare per usare l'opera a fini elettorali. "Purtroppo gli interessi collettivi vengono quotidianamente sacrificati sull'altare degli interessi specifici e di parte, portati avanti da ogni singolo amministratore", chiude Perugini, "lo dimostra il fatto che mentre questo intervento, da loro non concepito, cerca di consolidare il versante della circonvallazione, dall'altra parte l'amministrazione, a monte della stessa zona, rilascia concessioni edilizie e prevede programmi di recupero che hanno come unico risultato quello di appesantire lo stesso versante, rendendolo ancora più instabile".