Il dott. Marabini risponde ai D.s.: la ASL non lascia Porto D'Ascoli, ma anzi 'raddoppia'.
| SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Risposta del commissario straordinario della ASL 12 all'intervento degli esponenti D.s. Stefano Greco e Silvano Evangelisti sul nostro quotidiano.
di Giovanni Desideri
Raggiunto telefonicamente a Londra dove si trova in questi giorni, il dott. Mauro Marabini, commissario straordinario della A.s.l. 12, non ha esitazioni o tentennamenti. Non ha potuto leggere direttamente i timori espressi sul nostro quotidiano dai DS. circa una possibile chiusura del Poliambulatorio sanitario di via Mare a Porto d'Ascoli, ma richiesto ci fornisce un quadro dettagliato della situazione.
Greco ed Evangelisti accusavano lo smantellamento dei servizi sanitari a Porto d'Ascoli. Marabini precisa che i servizi attualmente erogati in via Mare sono notoriamente ridotti al minimo: 'più un disservizio che un servizio', ci dice, 'un'essenzialità ormai ampiamente ridondante rispetto - è vero - a centri privati, per esempio di analisi del sangue, presenti nelle stesse zone.
Con questo - prosegue il commissario - non sto dicendo che issiamo bandiera bianca. Al contrario potenzieremo, come già stiamo facendo, questi stessi servizi, fornendoli a domicilio (per esempio, di nuovo, il servizio prelievo del sangue). Inoltre, la struttura ormai residuale di Porto d'Ascoli verrà sostituita da un 'Consultorio ginecologico e familiare' e questa mi sembra la risposta più importante ai timori espressi in questi giorni.
Ma non finisce neppure qui. Tutti sanno che i problemi della sanità non riguardano mai una singola città, in questo caso San Benedetto/Porto d'Ascoli, ma un comprensorio più ampio. Per questo ci stiamo attivamente occupando anche del Poliambulatorio di Centobuchi, per la cui realizzazione aspettiamo soltanto che vengano sbloccati i fondi'.
Timori legittimi già estesi alla cittadinanza, risposta nel merito senza infingimenti. E non solo alla cittadinanza stessa, quanto ai servizi cui essa ha pieno diritto, ma anche ai lavoratori attualmente impegnati nella struttura di Porto d'Ascoli (la quale, lo ricordiamo, è aperta solo in orari ben precisi e circoscritti): i lavoratori non perderanno la loro occupazione, ma verranno utilizzati in maniera più organica, nelle attività della ASL medesima.
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04/05/2003
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