Ciarrocchi "Vogliamo garantire l'origine dei prodotti alimentari"
| ASCOLI PICENO - Il responsabile economico organizzativo della Coldiretti è stato intervistato in merito all'imminente iniziativa.
di Mauro Giorgi
Riconoscere e valorizzare il territorio per le sue caratteristiche ambientali e climatiche, per la sua storia e cultura, per le sue tradizioni; perché sempre e comunque il consumatore possa scegliere anche in base alla conoscenza della zona di provenienza del prodotto agricolo; perché il made in Italy sia un marchio di garanzia dal punto di vista della qualità e della salubrità.
E' chiaro e preciso il significato del progetto di legge di iniziativa popolare lanciato dalla Coldiretti che intende raccogliere firme nelle giornate del 10 e dell'11 Maggio in molte piazze italiane.
A tal proposito abbiamo intervistato, questa mattina, il responsabile economico organizzativo della Coldiretti di Ascoli Piceno Francesco Ciarrocchi.
Perché è giusto che i consumatori siano a conoscenza della provenienza dei prodotti alimentari?
"Noi non vogliamo metterci in competizione con gli altri paesi per quanto concerne la qualità del prodotto stesso - precisa il dottor Ciarrocchi - Noi abbiamo intenzione, prosegue, di fare in modo che i consumatori siano messi in condizioni di fare una scelta con la piena consapevolezza. Questo, conclude, è un modo per difendere il prodotto italiano e salvaguardare, anche a livello economico, i nostri produttori".
Quest'iniziativa ha confermato la vostra sensibilità nei confronti dei problemi legati alla collettività. Vi aspettante, pertanto, un entusiasmo e una grande partecipazione di pubblico nel week-end?
"Sicuramente ci aspettiamo una grande affluenza di persone in quanto questo strumento, oltre a permetterci di essere vicino ai consumatori, consente alle aziende di dare una prospettiva allo sviluppo futuro nell'ambito della politica agricola comunitaria".
Come mai avete deciso di far partecipare alcuni calciatori dell'Ascoli calcio ed alcuni sbandieratori della quintana?
"Siamo molto contenti della presenza di queste due realtà legatissime a questa città. Questa partecipazione, precisa, sta a dimostrare ancora una volta che il mondo sportivo è vicino alle problematiche legate alla sicurezza alimentare e che l'Ente Quintana ha rinnovato il gemellaggio tra tipicità e tradizioni storiche, facce di quella stessa medaglia che è il territorio piceno".
Ritiene che la loro presenza possa facilitare la raccolta di firme?
"Sono convinto che costoro ci possono aiutare a veicolare questo messaggio, vista l'affezione che c'è nei confronti di queste due bellissime realtà".
Come è possibile che fino ad oggi non si sia fatto niente per garantire l'origine di questi prodotti alimentari?
"Si è verificato una cosa simile perché, purtroppo, la problematica non è stata mai messa tra le priorità da risolvere. Il nostro intento, infatti, è quello di fare in modo che la questione sia considerata una priorità per l'intera società civile".
C'è il rischio che questa iniziativa popolare non venga presa in considerazione?
"Questo è un rischio che si deve correre. L'evolversi della situazione, comunque, mi fa ben sperare".
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09/05/2003
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