Una festa della birra davvero insolita, capace di trasformare un campo sportivo in un luogo di riflessione. La BeeRockFest, giunta quest'anno alla sua quarta edizione, ha voluto riservare un posto alla solidarietà, organizzando una serata di beneficenza per la lotta alla leucemia, nel corso della quale è intervenuto il prof. Franco Aversa, del Policlinico "Monteluce" di Perugia. La serata nasce nel tentativo di superare il dolore per la scomparsa di Laura, ventiduenne di Torre San Patrizio, che aveva promesso a sé stessa e agli altri di non arrendersi, di andare avanti nella ricerca e nella lotta contro la leucemia.

L'evento, allietato dalle musiche dei "Turno di Notte", è stato organizzato dalla "Pubblica Assistenza Volontari Soccorso" di Monte San Pietrangeli, in collaborazione con l'A.N.P.A.S.(Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze).

Il "Comitato per la Vita DANIELE CHIANELLI"- ci spiega il dott. Aversa del Centro trapianti di Midollo Osseo dell'Università di Perugia, nonché membro del "Chianelli" – è un'associazione umbra di volontariato che raccoglie fondi per la ricerca e la cura delle leucemie, linfomi e tumori di adulti e bambini. Nato per opera di un gruppo di genitori che, avendo vissuto la dolorosa e sconvolgente esperienza della malattia dei propri figli, ha sentito l'esigenza di intervenire in modo più diretto nel realizzare attività di supporto alla struttura pubblica e il dovere di essere al fianco di chi soffre e lotta per la vita.

Gli scopi che l'associazione si prefigge sono: favorire la ricerca e lo studio nel campo delle malattie del sangue, istruire il volontariato a partecipare attivamente alla vita di reparto, promuovere la cura e l'assistenza sociale psicologica dei bambini, nonché il sostegno globale alle loro famiglie, svolgere opera di informazione sulle finalità del comitato sensibilizzando l'opinione pubblica sulla patologia cercando di vincere quell'atteggiamento difensivo del rifiuto che è in ognuno di noi coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone, affinché attraverso il contributo di tutti si possa parlare più concretamente di bambini guariti e in grado di inserirsi nuovamente nella vita normale.

I pazienti che vengono da fuori – continua Aversa – trovano dai volontari dell' associazione un'accoglienza calorosa in una città sconosciuta, dei percorsi facilitati, una guida nei vari tragitti, un sostegno psicologico notevole per loro e per le proprie famiglie. Insieme alle risorse "umane", la città di Perugina offre esperienza e tecnologia, grazie anche alle numerose apparecchiature e strutture ospedaliere presenti nel territorio. Per il momento le famiglie dei pazienti hanno a disposizione solamente dei blocchi di appartamenti affittati, ma tra qualche mese il Comitato per la Vita "Daniele Chianelli" donerà un nuovo residence, che prenderà posto nelle vicinanze del Policlinico "Monteluce" di Perugina, per ospitare i familiari dei malati durante il periodo del trapianto. Tutto questo con la sola forza della solidarietà.