Gaucci rimane o Gaucci, invece, vende la Samb? Forse rimane o forse vende. Ferme restando le dichiarazioni del patron romano improntate ad una permanenza nel sodalizio rossoblù, con l'obiettivo di raggiungere la serie B, la situazione generale, però, fa sollevare più di un dubbio sul futuro di Gaucci nella Samb.

Il nodo cruciale della vicenda è il progetto di riqualificazione dello stadio Riviera delle Palme e non tanto sapere se il Catania, nella prossima stagione, debba giocare in serie B oppure in C1. "A San Benedetto staremmo volentieri, ma si devono creare le condizioni per non rimettere sempre tanti soldi – rivela Alessandro Gaucci – Si poteva prendere la palla al balzo della messa a norma dello stadio, ma nelle sue dichiarazioni il sindaco Martinelli non è stato lucido. Non c'è la volontà di accogliere il nostro progetto, oppure ce ne è poca, visto che ci rimandano sempre le cose. Secondo me si è voluto attendere per sapere se la Samb poteva salire in B. Ora che la serie cadetta non è stata conquistata le cose per il Comune potrebbero essere cambiate. Ma poi, come si permette il sindaco di affermare di avere una cordata di imprenditori locali interessata all'acquisto della Samb. Prima di tutto lo doveva dire a noi e non pubblicizzarla, e poi perché questi imprenditori non si fanno avanti? Probabilmente non c'è la voglia di concedere l'ok per il progetto di riqualificazione dello stadio e farà comodo al sindaco affidarlo ad altri".

Pare, quindi, di capire, che se il primo cittadino sambenedettese non fa un passo indietro, la famiglia Gaucci potrebbe vendere la Samb. "La società ce la vogliamo tenere, ma se non ci sono le condizioni diventa tutto più difficile – continua il figlio di Luciano Gaucci - In poche parole, ci stanno ostacolando. Il mio rammarico è non vedere riconosciuti i giusti meriti, perché in tre anni che siamo a San Benedetto abbiamo investito tantissimi soldi ed abbiamo ottenuto ottimi risultati. Peccato che in questa stagione abbiamo fallito il salto in serie B, ma avete visto tutti cosa è accaduto a Pescara. Ma questo dispiacere non è rivolto ai tifosi, che sono meravigliosi. Non ho mai trovato un ambiente così attaccato alla propria squadra, come quello di San Benedetto".

Alessandro Gaucci, poi, è più esplicito. "Adesso le condizioni per lavorare sono da suicidio – dice – Volevamo portare la Samb in serie B, ma si devono creare i giusti presupposti. Siamo in attesa di sapere i programmi della giunta comunale sambenedettese. Se si fa chiarezza su tutto, per allestire una squadra competitiva ci vorrà due giorni di tempo".

Vorremmo sbagliarci, ma nelle parole di Alessandro Gaucci c'è pessimismo affinché l'amministrazione comunale accetti le condizioni del loro progetto. E allora? Non è da escludere, quindi, che i Gaucci pensino di passare la mano e in pole position, per acquistare la Samb, ci sarebbe la cordata capeggiata dal nuovo proprietario della Scavolini Pesaro di basket, Enzo Amadio. Nel gruppo dell'imprenditore pescarese sarebbe inserito anche il presidente del Grottammare calcio, Amedeo Pignotti, che con Luciano Gaucci intrattiene ottimi rapporti. Questo aspetto, quindi, potrebbe agevolare l'affare, ma se ne saprà di più nei prossimi giorni.

Intanto aumenterebbe la colonia Samb nel Catania del futuro: oltre a Colantuono ed Angelozzi, dovrebbe approdare in Sicilia anche Gennaro Delvecchio.