Mostra della calzatura a Mosca
| Successo complessivo quello riscosso dall'edizione di OBUV conclusasi nei giorni scorsi a Mosca , come momento di presentazione dei campionari autunno - inverno 2003/2004.
Nelle generali impressioni la calzatura si è confermata elemento importante nello scenario della moda sovietica , visto che a fronte di una contrazione delle vendite , il prodotto made in Italy continua a fare bella mostra nelle vetrine della capitale sovietica e delle repubbliche .
L'impressione generale è che la Russia sia un mercato sempre più importante : se nell'ultimo anno sono state esportati più di 4 milioni e settecento mila calzature , si è anche registrato un incremento sul prezzo medio , a conferma della tendenza di questa area per privilegiare prodotti sempre più di livello medio alto .
Soddisfazione nelle parole di Bruno Scheggia, che ricorda " il mercato russo è sempre più interessato alle nostre produzioni, in esse cerca la qualità e la creatività, si avverte maggiore riflessione negli acquisti ma comunque le premesse sono buone per continuare a crescere Questa esposizione è una occasione irrinunciabile per favorire l'incontro delle aziende italiane con il mercato russo , nonostante la congiuntura sfavorevole, ha una importanza rilevante " .
Secondo Lido Marinozzi , dell'omonimo calzaturificio di Montegranaro " in tutte le manifestazioni fieristiche programmate a Mosca si creano le condizioni giuste per confermare il rapporto di fiducia con la nostra clientela sovietica, che già ci apprezza per l'abilità artigiana ed il gusto stilistico ".
Luciano del calzaturificio Enrico del Gatto , una firma storica nella calzature da donna di ottimo livello, precisa " dobbiamo ricordare in ogni nostra scelta che la Russia si è posizionata al sesto posto tra i partner commerciali dell'Italia , le proposte moda che abbiamo esposto hanno raccolto entusiastici commenti, abbiamo definito nuovi ordini e soprattutto avviato nuovi contatti".
Donatella Sforza responsabile commerciale del calzaturificio Andrea Lattanzi di Porto S. Elpidio commenta la partecipazione e dice " anche in questa occasione abbiamo avuto la conferma di come il mercato russo non voglia sentirsi proporre calzature pensate unicamente per la propria realtà , viene privilegiata la calzatura italiana perché la nostra forte presenza a livello mondiale permette di proporre una moda veramente internazionale , tutta improntata all'italian style ".
Conferme sulla necessità di investire sempre di più sulle altre repubbliche sovietiche e sulle aree meno battute è venuta dall'Obuv "altre regioni dell'immenso territorio della Federazione Russa e degli altri Paesi dell'Est attendono la nostra produzione , c'è spazio per creare un nuovo flusso commerciale verso aree meno conosciute - ricorda Marino Fabiani dell'omonimo calzaturificio di Fermo, una firma storica per il prodotto italiano".
L'impressione generale è che la Russia sia un mercato sempre più importante : se nell'ultimo anno sono state esportati più di 4 milioni e settecento mila calzature , si è anche registrato un incremento sul prezzo medio , a conferma della tendenza di questa area per privilegiare prodotti sempre più di livello medio alto .
Soddisfazione nelle parole di Bruno Scheggia, che ricorda " il mercato russo è sempre più interessato alle nostre produzioni, in esse cerca la qualità e la creatività, si avverte maggiore riflessione negli acquisti ma comunque le premesse sono buone per continuare a crescere Questa esposizione è una occasione irrinunciabile per favorire l'incontro delle aziende italiane con il mercato russo , nonostante la congiuntura sfavorevole, ha una importanza rilevante " .
Secondo Lido Marinozzi , dell'omonimo calzaturificio di Montegranaro " in tutte le manifestazioni fieristiche programmate a Mosca si creano le condizioni giuste per confermare il rapporto di fiducia con la nostra clientela sovietica, che già ci apprezza per l'abilità artigiana ed il gusto stilistico ".
Luciano del calzaturificio Enrico del Gatto , una firma storica nella calzature da donna di ottimo livello, precisa " dobbiamo ricordare in ogni nostra scelta che la Russia si è posizionata al sesto posto tra i partner commerciali dell'Italia , le proposte moda che abbiamo esposto hanno raccolto entusiastici commenti, abbiamo definito nuovi ordini e soprattutto avviato nuovi contatti".
Donatella Sforza responsabile commerciale del calzaturificio Andrea Lattanzi di Porto S. Elpidio commenta la partecipazione e dice " anche in questa occasione abbiamo avuto la conferma di come il mercato russo non voglia sentirsi proporre calzature pensate unicamente per la propria realtà , viene privilegiata la calzatura italiana perché la nostra forte presenza a livello mondiale permette di proporre una moda veramente internazionale , tutta improntata all'italian style ".
Conferme sulla necessità di investire sempre di più sulle altre repubbliche sovietiche e sulle aree meno battute è venuta dall'Obuv "altre regioni dell'immenso territorio della Federazione Russa e degli altri Paesi dell'Est attendono la nostra produzione , c'è spazio per creare un nuovo flusso commerciale verso aree meno conosciute - ricorda Marino Fabiani dell'omonimo calzaturificio di Fermo, una firma storica per il prodotto italiano".
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04/06/2003
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