Le energie alternative pronte al decollo.
Grottammare | Presto uno show room' a disposizione dei privati e delle istituzioni. La ricerca in questo settore è all'avanguardia nella provincia di Ascoli Piceno.
di Giovanni Desideri
Grottammare intende diventare la città di riferimento, nella provincia di Ascoli Piceno, per le energie alternative. Il progetto è stato illustrato questa mattina, lunedì 11 agosto, dal sindaco Luigi Merli, dal presidente del Consiglio Comunale Massimo Rossi (che già da sindaco aveva dato impulso a questa iniziativa), e da Giovanni Cimini, socio ed amministratore della 'Western Co' di San Benedetto, ditta che opera nel settore delle energie alternative, con particolare riguardo al fotovoltaico.
Così, dopo le iniziative degli scorsi mesi (per le quali vedi gli articoli correlati), la collaborazione tra Comune, Camera di Commercio di Ascoli Piceno, Università (Camerino e Ancona) e aziende impegnate in questo settore entra ora in una nuova fase. Da un lato, infatti, il Comune ha ricevuto in questi giorni le prime donazioni da parte dei privati (nella fattispecie la 'Western Co.'): un lampione alimentato attraverso un pannello fotovoltaico (lato ovest della SS 16, all'altezza del fosso dell'Acqua Rossa) e un piccolo veicolo a trazione elettrica (modello 'Sette punto zero') per la pulizia e la manutenzione delle aree ciclopedonali, per un valore complessivo di circa 6 mila euro.
Ma per altro verso questa collaborazione è finalizzata a fare di Grottammare un luogo dove possano incontrarsi i diversi soggetti coinvolti (ricercatori, imprese, ma anche i potenziali acquirenti di tecnologie che sfruttano le energie alternative) e dove sperimentare le nuove applicazioni, ovvero gli impianti di qualsiasi genere (dall'uso domestico a quello industriale), alimentati con energie rinnovabili, principalmente quella solare.
"Il futuro dell'energia", ha spiegato Cimini, "sta nelle fonti rinnovabili: dalle biomasse alle celle a combustibile (l'idrogeno), all'energia solare e a quella eolica". E per poco che ci si interessi a questo tema, si scopre che le Marche sono fra le poche regioni d'Italia che potrebbero far fronte al proprio fabbisogno attraverso l'energia eolica, per le sue particolari condizioni ambientali, se non fosse che a giudizio di alcuni gli impianti per sfruttare questo tipo di energia deturperebbero l'ambiente, falcidiando per giunta volatili di varie specie.
Ma scopriamo anche che nella provincia di Ascoli Piceno sono più di novanta le aziende che operano nel settore delle energie alternative, producendo impianti o componenti, che vanno dalle batterie, ai veicoli elettrici, alle turbine, ai generatori, ecc. E non è poco che queste imprese si siano consorziate tra di loro (consorzio 'Emme'), e che si siano rivolte alla Camera di Commercio di Ascoli e alle Università di Camerino (Facoltà di Chimica) e a quella di Ancona (Dipartimento per l'Energia), per sviluppare la ricerca e affrontare i mercati internazionali, mentre un secondo consorzio, online, intende raggiungere un numero ancora maggiore di operatori, con gli stessi obiettivi ('Eco-energy group'). "Proprio in questi giorni", spiega ancora Cimini, "stiamo perfezionando un accordo in alcune zone dell'India, per il pompaggio dell'acqua e l'illuminazione di interi villaggi attraverso pannelli fotovoltaici".
Sul fronte delle nuove energie per il momento è tutto. Seguiranno sviluppi.
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11/08/2003
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