L'incontro aveva per titolo 'L'immigrazione in Italia: aspetti positivi del fenomeno' e si è svolto nell'aula consiliare del Comune di Grottammare ieri sera, mercoledì 13 agosto, con la partecipazione del presidente del consiglio comunale Massimo Rossi e del dott. Oliviero Forti, (responsabile nazionale della Caritas e collaboratore nella stesura del 'Dossier sull'Immigrazione 2002'), presentati da Pasquale Antonelli, del Centro Servizi per il Volontariato della Regione Marche, sezione provinciale di Ascoli Piceno.

È emerso un quadro piuttosto sfaccettato del fenomeno migratorio, dalla realtà locale a quella nazionale, da ciò che davvero accade a ciò che i mezzi di comunicazione nazionali decidono di far sapere. Su quest'ultimo punto Forti ha spiegato, fra le altre cose, che i famosi 'sbarchi sulle coste siciliane' che tanto preoccupano gli italiani ("al punto da votare per rappresentanti politici che danno risposte a certa intolleranza") sono soltanto la punta di un iceberg fatto di moltissime 'carrette del mare' finite sul fondo del canale di Sicilia: "molte di più di quanto si venga a sapere". È l'aspetto più drammatico del fenomeno migratorio.

Le Marche sembrano un'isola felice, non solo perché accolgono un numero di immigrati leggermente superiore alla media nazionale (circa 40 mila alla fine del 2001, provenienti soprattutto dall'Europa dell'est e in misura minore dal nord Africa: 12 mila nella provincia di Macerata, 11 mila in quella di Ancona, 9 mila a Pesaro e Urbino, più di 7 mila ad Ascoli Piceno), ma anche perché sono pochi o nulli i problemi sorti a causa dell'immigrazione. Di questo ha parlato Massimo Rossi, che ha ricordato come negli otto anni in cui ha ricoperto la carica di sindaco ha potuto constatare la buona integrazione degli immigrati a Grottammare e dintorni, specie per quanto riguarda il comportamento sul posto di lavoro.

Rossi ha inoltre parlato del 'Dossier sull'Immigrazione del 2002' realizzato dalla Caritas: "è un documento che tutti dovrebbero conoscere, per rendersi conto della differenza tra realtà e percezione della realtà. La disinformazione, attualmente, genera politiche sbagliate dell'immigrazione e un senso di insicurezza che non ha motivo di essere. L'immigrazione è invece un arricchimento per i residenti, che raramente conoscono i Paesi di origine degli immigrati e che attraverso questi ultimi hanno la possibilità di farlo".

"Negli ultimi anni", ha concluso Rossi, "a Grottammare abbiamo promosso l'integrazione tra residenti ed immigrati attraverso strumenti come la 'Consulta degli Immigrati', che esprime un rappresentante in consiglio comunale o come la 'Festa per la fratellanza tra i popoli' il 25 aprile di ogni anno, o ancora il 'Capodanno degli stranieri', una manifestazione seguitissima. D'altra parte l'integrazione ha portato uno dei quartieri di Grottammare, Ischia II, ad eleggere come proprio presidente un italiano di origini argentine, Alfredo Gende".

Forti ha parlato infine dei dati nazionali: "oggi l'immigrazione è un fatto. In Italia sono rappresentante 120 nazionalità e sono presenti 2 milioni e mezzo di stranieri residenti. È la stessa Confindustria che chiede nuovi arrivi, per far fronte alle esigenze lavorative dei suoi associati. Non si dimentichi poi", ha concluso Forti, "che il flusso delle rimesse operate dagli immigrati verso i loro Paesi d'origine rappresenta per questi ultimi il principale strumento di sostegno e di sviluppo economico, un flusso finanziario che è secondo per quantità solo a quello derivante dal petrolio. Non dimentichiamo che le rimesse degli emigrati è stato anche per l'Italia uno dei principali mezzi per risollevarsi dopo la Seconda Guerra Mondiale".