Una lite, forse l'ennesima, degenerata in un impeto d'ira del  marito che avrebbe minacciato e poi ucciso la moglie con uno dei suoi quattro fucili da caccia e poi avrebbe fatto fuoco contro di se.
C'è una testimone oculare dell' uxoricidio-suicidio di Porto Sant' Elpidio, che è stata sentita a lungo presso la Caserma dei carabinieri della cittadina, prima di poter rientrare a casa.

È un' amica di Bruna Governatori, la casalinga di 65 anni ammazzata dal marito, Pierino Verdolini, il quale poi, mentre la conoscente correva fuori dall'abitazione, sotto choc, si è tolto la vita con la stessa arma.

La donna avrebbe detto di aver assistito al litigio fra i due, e di aver capito subito che Verdolini era fuori di se, tanto da aver gridato più volte all'amica di stare lontano da lui, di scappare via. Troppo tardi però, per salvare la vita all'anziana, che è andata incontro al suo destino senza poter reagire alla furia omicida del compagno. Mentre, lasciato solo, l'uxoricida è riuscito a uccidersi prima che qualcuno sopraggiungesse nell'appartamento.

Una ricostruzione che aggiunge elementi nuovi alle prime ipotesi (come quella che la vittima sia stata colpita vicino ad una macchina per cucire) e che sarà utile a mettere a fuoco cosa sia realmente successo negli ultimi istanti di vita dei Verdolini. Il pm Casalena ha già disposto gli esami autoptici sui due cadaveri, mentre gli investigatori completano il quadro delle testimonianze.