"Ha da passà a nuttata" direbbe Eduardo constatando la gravità del grande malato:il calcio.

"a nuttata" , nello specifico, è l'inizio del campionato. Se il campionato riuscirà a partire regolarmente (regolarmente ovviamente è un eufemismo), dovrebbe sopravvivere.

Ecco, prendo il cappello a punta tempestato di stelline, mi metto davanti alla sfera di cristallo e vedo...vedo che il campionato sopravvivrà.

Ma certo che sopravvivrà, perché vi preoccupate! Ora stanno tutti davanti all'ammalato a consulto, non certo per discutere sulla cura da scegliere ma per stabilire l'importo delle varie parcelle. Tutto qui è l'inghippo. Dividere la torta in 24 anziché in 20, c'è una bella differenza. Ricevere i finanziamenti dalla Federcalcio come squadra di serie A anziché di B è un'altra bella differenza.

Per i diritti televisivi, una cosa è discutere di cifre  sapendo che prima o poi incontrerai la Juve, il Milan o l'Inter , un' altra se apparirai sul piccolo schermo confrontandoti con la Salernitana, Albinoleffe e via dicendo.

Però una volta che tutti saranno accontentati con soldi o con promesse tutto si appianerà.

Vi ricordate quando all'inizio dell'estate Gaucci parlava di un campionato di B a 36 squadre, con l'inclusione della Samb? Chi non è sbottato con la frase: "Ma certe cavolate Gaucci se le potrebbe risparmiare"! Adesso che il coperchio del pentolone è saltato, a ben pensarci, con qualche aggiustamento, era una soluzione praticabile. Pisa e Martina non si sarebbero lamentate, la Fiorentina sarebbe tornata in B senza tante polemiche, centri importanti come San Benedetto del Tronto, Crotone, Cosenza, Teramo, Trieste avrebbero avuto la possibilità di mettersi in mostra.

In sostanza i favorevoli sarebbero stati in maggioranza sui contrari. Bastava poi dividersi la torta da buoni amici,la parte più difficile per la verità. D'altra parte è evidente che i campionati e le regole federali hanno bisogno di essere ristrutturate con  una sostanziosa riforma, tanto valeva accompagnarla con un bel... condono tombale che accontentava tutti, senza mezze misure, magari con una seria A a 60 squadre. Perbacco! Il Grottammare resterebbe escluso. Facciamo allora a 120 squadre e crepi l'avarizia. Tanto se la m..... arriva alla bocca o al naso che differenza fa.