Oltre due etti di eroina purissima in forma solida sequestrati, tre persone in manette tra cui un tunisino ricercato dal 1998. E´ il bilancio dell´operazione condotta dalla Guardia di Finanza di San Benedetto e illustrata questa mattinata dal capitano Raffaele De Chiara.

L´operazione è stata chiamata "Leopoldo", dal nome di Fregoli, come veniva chiamato l´inafferrabile tunisino che come ultima identità ha dato quella di Gerani Jelel.
 
In manette, con l´accusa di spaccio di sostanze stupefacenti pesanti, sono finiti un ventenne di Martinsicuro, B.S., incensurato e impiegato in un´azienda di Monteprandone, la fidanza, una slovacca di 18 anni e senza fissa dimora, S.D., e Gerani Jelel, 28enne tunisino, considerato il capo della banda.

 Quattro arresti e svariate espulsioni alle spalle, con 14 identità differenti, Jelel è stato smascherato grazie a una serie di controlli condotti con gli schedari elettronici.

Dopo un pedinamento scattato nel pomeriggio del 20 agosto, la Finanza è entrata in azione all´alba di ieri, fermando i tre al casello autostradale di San Benedetto. Nel corso di una prima perquisizione sono subito saltati fuori una dose di eroina e una di hashish: esche piazzate nell´auto del giovane abruzzese per spostare l´attenzione degli investigatori. Un trucchetto vanificato dall´intervento dei cani antidroga Gaffy, Cadey e Nada: nascosto sotto un sedile i tre cani hanno trovato un involucro contenente 250 grammi di eroina pura.

Una simile quantità di droga avrebbe consentito di preparare circa 4 mila dosi, destinate al mercato rivierasco per un valore di 120 mila euro. I tre arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Marino del Tronto e di Castrogno, a disposizione del sostituto procuratore Adriano Crincoli.