Per l'inaugurazione del III° 'Incontro con il Perù. Colori e suoni delle Ande peruviane' era ieri a Grottammare l'ambasciatore peruviano, dott. Josè Pablo Moràn Val. Contestualmente, nell'ambito del primo 'Festival Liszt', ad assistere alla prima parte (stasera la seconda) della conferenza di Luciano Chiappari, biografo di Liszt, era presente al paese alto il prof. Gyozo Szabó, direttore dell'Accademia di Ungheria, (settore culturale dell'Ambasciata) di Roma.

I tre illustri ospiti si sono incontrati proprio in piazza Peretti, prima dell'inizio della conferenza su Liszt e la passione per il grande musicista è stato un elemento comune emerso in pochi minuti. Salutando inoltre il prof. Szabó, l'Ambasciatore peruviano ha ricordato i tempi, recenti, in cui ricopriva lo stesso incarico proprio in Ungheria, prima di arrivare in Italia.

Accompagnati dal sindaco Luigi Merli, dal suo vice Cristina Costanzo e dal presidente del consiglio comunale Massimo Rossi, gli ospiti hanno inoltre ammirato le bellezze paesaggistiche di Grottammare e i disegni esposti nella mostra allestita presso il rinato Teatro dell'Arancio ('Il segno dei maestri: da Guercino a Canova').

Di seguito, la conferenza di Luciano Chiappari ("Viaggio intorno a Liszt: musicista universale") è stata ricchissima di informazioni. Non è potuto intervenire, purtroppo, l'ex ministro Enrico Ferri, per gravi imprevisti familiari. Così, dopo i saluti dell'assessore alla cultura del Comune di Grottammare Stefano Fabbioni e del suo omologo alla Provincia di Ascoli Piceno Carlo Verducci, un primo interessantissimo approccio alla figura di Liszt è stato compiuto proprio dal prof. Szabó, che ha parlato dell'annosa questione della 'magiarità' del compositore.

Luciano Chiappari, finalmente, ha ripercorso parte della biografia di Liszt e alcune delle innovazioni da lui introdotte nella musica occidentale, dal genere 'poema sinfonico' all'abitudine di suonare a memoria. Liszt fu il primo musicista a farlo: "alla Scala di Milano, ha specificato Chiappari, il 18 febbraio 1838, eseguendo il 'Settimino' di Hummel. Quasi un'ora senza sbagliare una nota!". Liszt fu anche il primo compositore a suonare musiche di altri autori, oltre alle proprie e nella divulgazione delle composizioni dei suoi colleghi ebbe anzi grandissimi meriti.

Infine Chiappari ha ricordato il proprio contributo agli studi lisztiani. Fra le altre cose, è merito suo la catalogazione delle composizioni di Liszt con oltre 1400 numeri d'opera assegnati.

Terminata la conferenza, c'è stato giusto il tempo di una breve cena prima della conclusione della giornata, la seconda del 'Festival Liszt', con l'esibizione di Pierre Reach, presso la chiesa di S. Lucia, con inizio alle 22.