Procede spedito l'iter che si concluderà con l'apertura del cantiere per la realizzazione dei parcheggi in zona Conad, ai piedi di palazzo Bramucci.

La giunta Offidani ha di recente approvato il progetto preliminare e la somma che sarà necessaria per coprire l'intervento ammonta a circa quattrocentomila euro.

Quanto alla tempistica, se tutto andrà come ci si augura, l'opera potrebbe essere appaltata già subito dopo la pausa estiva, nel mese di settembre.

Rispetto al progetto inizialmente pensato si è aggiustato il tiro su alcuni aspetti che sono stati rivisti e per i quali si è concepita una soluzione diversa, meno invasiva e d'impatto.

"Il progetto che arriverà al vaglio della giunta questo pomeriggio - commenta il sindaco, Renzo Offidani - prevede la continuazione dei marciapiedi da Viale Roma fino al parcheggio, la sistemazione del piazzale e della scarpata con la realizzazione di una scala che dal parcheggio stesso porterà fino al nuovo tracciato pedonale. L'attuale capienza dello spazio disponibile sotto palazzo Bramucci sarà ampliata ricavando altri 70/80 posti macchina".

Scompare definitivamente l'idea di realizzare un ascensore dal piazzale fino a Viale Roma, dunque, mentre l'idea di un impianto di risalita resta per collegare Viale Roma con piazzetta San Martino.

"Abbiamo scartato l'idea dell'ascensore perché abbiamo ritenuto che un'opera di quel genere, che poteva arrivare fino a 6 o 8 metri di altezza accanto a palazzo Bramucci, avrebbe potuto deturpare l'ambiente, essere eccessivamente invasiva - ha precisato il sindaco Offidani - e si sarebbe trattato di una torre troppo visibile anche da sopra. Chi parcheggerà nello spazio sottostante potrà raggiungere il centro salendo due o tre rampe di scale oppure seguendo il tracciato pedonale, lungo il marciapiede. Per i disabili, che avrebbero maggiori difficoltà sia con le scale che  con un lungo marciapiede, abbiamo pensato di aumentare gli spazi di parcheggio sopra, lungo il viale".

Via libera al parcheggio, dunque, ma allo stesso tempo restano bandite opere eccessivamente invasive dal punto di vista dell'impatto ambientale. Una scelta, questa, che gli amministratori si dicono convinti di portare a compimento proprio alla luce della volontà di preservare visuali che altrimenti potrebbero davvero andare perdute. "Creare un ascensore in quell'affaccio avrebbe voluto dire perdere la vista del mare - ha concluso il sindaco - ed abbiamo ritenuto opportuno indirizzarci verso un'altra direzione. Visto che un'altra soluzione c'era, abbiamo deciso di percorrere una strada diversa".