La rivolta dei cittadini di Force
Force | Per i cittadini di Montemoro di Force, lunedì 5 agosto, è stato un pomeriggio campale.
di Giuseppe Capasso
Per i cittadini di Montemoro di Force, lunedì 5 agosto, è stato un pomeriggio campale. Non certo per loro volontà quanto per i fatti accaduti che ormai sono all'ordine del giorno. Non c'è tregua per la gente di Montemoro costretta, suo malgrado, ad una serie continua di soprusi e umiliazioni che devono, ancora una volta, far riflettere chi è preposto alla salvaguardia della salute pubblica ed alla loro incolumità.
Tutto ha inizio con l'arrivo, nelle prime ore del pomeriggio, del mezzo adibito al trasporto dei mancimi e dell'ordinanza del Gip a concedere l'accesso nell'Azienda Cesetti. Da questo momento in poi sarà un batti e ribatti fra cittadini e forze dell'ordine impegnate a far valere i propri diritti. Al mezzo viene impedito di accedere agli impianti anche perché i cittadini sono in stato di allerta e pronti ad opporsi al suo accesso.
Fanno sit-in davanti all'ingresso principale della porcilaia sfidando tutti a non osare più di tanto, mentre il tenente dei vigili urbani, Serenella Ciarrocchi, il vigili del Comune di Force Eligio Di Buò ed il maresciallo dei carabinieri di Force provvedevano a rimuovere i sigilli ch'erano stati apposti al momento del sequestro. Punto focale della diatriba è stato proprio quest'aspetto.
Tutti a chiedersi come mai il Gip abbia emesso l'ordinanza di rimozione dei sigilli e su che basi. Si è appurato che all'organo preposto fosse stato segnalato che le scorte di mancimi per i maiali fossero finite, mentre da un controllo accurato da parte di vigili si è constatato che alcuni silos contenevano mancimi. Quindi la convinzione che il Gip fosse stato tratto in inganno. Di rimando, il segretario del Comune di Force presente sul posto, Luigi Meconi, dichiarava ed invitava tutti a prenderne atto che l'ordinanza del Gip fosse un "provvedimento illegittimo " e delle sue dichiarazioni si assumeva tutte le responsabilità.
Le contestazioni, però, non finivano qui. Altro aspetto, poco chiaro per la verità, riguardava il carico effettivo di mancimi che il mezzo aveva a bordo. Pare, stando alle voci che circolavano, che a bordo avesse 150 quintali di roba mentre la bolla di carico ne riportasse solo 50. Nonostanti i ripetuti solleciti a controllare il peso effettivo, alla fine non si è saputo quanto di vero ci fosse in proposito. Più volte sollecitato il Sindaco ad essere presente sul posto, questi si è presentato verso le 21.
Gli alterchi, fra cittadini e Marziali non sono mancati. A questi si rinfacciava il perdurare di una situazione che sta solo a significare: una vera propria presa per i fondelli. A calmare gli animi non è bastata la dichiarazione rilasciata al nostro giornale dal Sindaco: " Domani, martedì 5 agosto procedo alla confisca dei maiali. Giovedì 7 a mezzogiorno scade l'asta. Dopodichè indico asta pubblica e smantello tutto ".
A questo punto rimaneva solo la questione mancimi da risolvere. Intransigenza su tutto il fronte cittadino, salvo eccezioni che chiedevano maggior comprensione nella speranza che si addivenisse ad una soluzione. Netto il rifiuto da parte del presidente del Comitato Respirare Montemoro a scaricare solo una parte del carico. Erano le 22,15 quando le forze dell'ordine procedevano all'identificazione dei cittadini rei di aver creato il blocco stradale. E' stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Cittadini nello sconforto generale e speranze che si dileguano sempre di più.
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06/08/2003
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