La guida Natura e Territorio 2003 - Itinerari Enel da scoprire con Slow Food raccoglie le iniziative Enel per la valorizzazione del patrimonio ambientale delle aree attigue ai propri impianti e rappresenta un contributo alla conoscenza e valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale locale.

Erano presenti il presidente della Provincia Palmiro Ucchielli, l'assessore provinciale all'ambiente Sauro Capponi, il rappresentante di Slow Food Marche, Alfredo Palazzetti, e il direttore Enel-Unità di Business idroelettrica di Ascoli Piceno Silvano Silvi.

La guida raccoglie circa 110 itinerari naturalistici, artistici, sportivi e culturali, realizzati nell'ambito del programma Enel Natura e Territorio, meta ogni anno di migliaia di visitatori; la nuova pubblicazione propone, per ciascun itinerario, le informazioni di Slow Food sui presidi e le osterie che si trovano nei dintorni. Gli itinerari illustrati rappresentano quindi un'opportunità per conoscere e apprezzare genuini prodotti agroalimentari e scoprire nuovi e suggestivi percorsi turistico-ambientali attraverso la combinazione di luoghi, sapori e saperi: natura, paesaggi e cultura.

La presenza delle Marche nella guida di quest'anno è da ascrivere alla lunga collaborazione tra Enel e istituzioni locali - tra cui la Provincia di Pesaro e Urbino, la Comunità Montana del Metauro e i comuni di Fossombrone, Acqualagna, Montefelcino, Sant'Ippolito, Serrungarina, la Cooperativa La Macina, e le associazioni ambientaliste - che ha consentito la realizzazione di un sentiero Energia e Natura e la valorizzazione del sito di interesse comunitario del Bosco della Torre Romana. Enel e istituzioni locali collaborano da anni nel pesarese anche in materia di uso plurimo delle acque invasate nei bacini idroelettrici del Furlo, di San Lazzaro e di Tavernelle, che raccolgono le acque dei fiumi Candigliano e Metauro.

La collaborazione tra Enel e Slow Food per la valorizzazione del territorio, delle sue tradizioni e delle sue culture ha visto concretizzarsi nelle settimane scorse un ciclo di iniziative denominato "Mese dei presidi", una serie di 120 cene dedicate alla scoperta dei presidi italiani e internazionali, protagonisti del menù, e contemporaneamente al sostegno della Fondazione Slow Food per la biodiversità. Infatti una quota del ricavato delle cene è stata devoluta alla Fondazione.