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Lode a Guglielmo Marconi

Ascoli Piceno | Considerazioni semiserie sulle gesta "dolciamare" dell'Ascoli Calcio

di Federica Poli

Benedetto sia Guglielmo Marconi!

La radio, questo splendido oggettino, che tanto spesso bistrattiamo, è stato la salvezza (mica tanto) per me e altri, tutti tranne 15, tifosi ascolani che non possono concedersi la pausa infrasettimanale per la gitarella.

Vi descrivo l'assetto in casa Poli per la trasferta bianconera:


televisore sul canale Sky che trasmette Cagliari – Pescara (sigh!) rigorosamente senza audio


radio digital-supersonica posizionata sullo scabellino al centro della stanza con l'antennina legata alla poltrona di mio padre e volume alto
auricolare nell'orecchio destro per sentire gli altri campi.
Riluttante a questo tipo di scenari mi siedo …che altro potevo fare? Partire alle 20 con la speranza che il jet di Berlusconi mi prendesse per portarmi in quel di Salerno? Chiedere uno spostamento di 4 ore dell'inizio per attendere il mio arrivo?

Beh, storcendo visibilmente il naso ho preso posto sull'unica poltrona rimasta libera.

…z.z.z. la radio fa le bizze…e mio padre: "spostati che l'antenna non prende!" (Cominciamo bene!) …

Che la partita abbia inizio!

Subito in evidenza il nuovo portiere Micillo che sostituisce Beautiful Coppola. Primo intervento dell'estremo difensore che scivola in maniera fantozziana sulla sua area e Di Vicino, lì vicino, azzecca il tiro sullo specchio della porta che, però, colpisce la traversa (o l'incrocio dei pali?).

E che dire del cronista che sembra uscito dall'oltretomba? Parla con una flemma che ti fa venir voglia di spegnere tutto e andartene. Figuratevi che ha raccontato il fatto (incrocio dei pali o traversa) con una tranquillità che i vari cronisti ascolani non hanno neppure la mattina appena alzati.

A questo punto mi sorge un dubbio, ma non è che questo Tizio sta vedendo la partita su uno schermo a rallentatore? Con calma faraonica si permette di raccontare il match come se si trattasse di Cappuccetto Rosso che, comunque, i suoi brividi li mette lo stesso: non so se vi ricordate quando il lupo bussa alla porta della nonna (la favola assume i toni del thriller)!

La bile comincia a fuoriuscire da tutti i pori e l'istinto primordiale mi fa venire voglia di strozzarlo.(il cronista non il lupo!)

Torniamo alla partita. Calma piatta nella radio mentre l'auricolare sta trasmettendo un incontro ricco di suspence chissà di che partita si tratta? Tendo l'orecchio e nel programma nazionale sento concitatamente parlare di un certo Brevi che sta giocando magnificamente. Brevi? Oddio, non mi dire che è la stessa partita!

C'è nel frattempo chi elogia il guerriero indomito e indomabile Cejas che sta dando spettacolo con le sue uscite e i suoi atteggiamenti alla Grobbelaar! Il ricordo si fa vivo nella mente e una lacrimuccia sgorga dagli occhietti stanchi.

…z.z.z…."Dammi il tuo amore non chiedermi niente dimmi che hai bisogno di me!"...

"Wow il radiocronista è impazzito ora siamo al top!"

Ma no, è la stazione che è saltata per via del brutto tempo. Il Cagliari nel contempo dilaga sul Pescara del redivivo Marco Stella (altra lacrimuccia). Il riccioluto corre sulla fascia come ai vecchi tempi.

Torniamo alla partita e intanto si è concluso il primo tempo con errore di Sosa di fronte alla porta lasciata sguarnita dopo un'uscita stramba di De Lucia.

Ma tanto noi non ci siamo accorti di nulla.

Secondo tempo. Imperversa il temporale, la luce se ne va ad intermittenza, il gatto ha colpito con la coda l'antenna e ora la radio non dà più segni di vita. Manca solo il Conte Dracula e siamo a posto. Il vento continua a soffiare, la radio ha riniziato a parlare ma nulla si sente di immaginifico o da cardiopalma. Indiavolato-Pià sembra dormire insieme al radiocronista che neppure dopo il tè caldo è riuscito a darsi una mossa, Sosa ha la pancia piena dopo la rete mangiata nel primo tempo, entra il Panteranera ma nulla cambia. Salernitana – Ascoli 0 – 0.

Il sonno si è impossessato di me.

Finalmente l'arbitro fischia la fine e una drammatica certezza s'insinua nella mia mente : "Se Guglielmo Marconi avesse sentito questa radiocronaca avrebbe distrutto a martellate la propria invenzione!"

12/09/2003





        
  



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