Mattinata dedicata al Volontariato, che si sta adeguando al nuovo ruolo della Protezione Civile e quindi estende il raggio di azione, diventando un contributo indispensabile nell'azione di previsione e prevenzione. Enrico Luchi, rappresentante delle associazioni di volontariato nel Comitato di protezione civile nazionale, ha ricordato la partecipazione ai temi della SARS, bioterrorismo e nel corso di questa estate torrida.

Afferma a tal proposito Roberto Oreficini, dirigente del Servizio di Protezione civile della Regione: "Le persone si sentono rassicurate solo da altre persone  e i volontari sono persone speciali perché animati da "una passione, da una missione, una cosa che ti prende dentro". Non esiste, quindi, "concorrenza tra volontari e professionisti", ognuno ha un compito da svolgere.Ma perché l'intervento dei volontari sia incisivo, devono rispettare alcune regole e serve l'organizzazione per essere "pronti a ESSERCI, non solo a INTERVENIRE".

Ogni associazione deve essere rappresentata nel "Comitato comunale di Protezione Civile", che deve sovrintendere a tutto il lavoro e quindi operare coinvolgendo tutti, a partire dalla fase iniziale della pianificazione: nella sostanza – ha ribadito Oreficini – la Pubblica Amministrazione deve condividere il suo percorso con il Volontariato." Sottolinea, inoltre, l'importanza del ruolo delle Regioni che risulta determinante anche in questo processo,essendo un riferimento e uno stimolo.

Sono stati ribaditi anche gli elementi indispensabili per consentire una buona integrazione volontariato-amministrazione:

-la competenza di Protezione Civile deve far parte dello Statuto delle associazioni;

-vanno destinate persone con caratteristiche psicofisiche adeguate;

-la Pubblica Amministrazione deve assicurare l'aggiornamento e la formazione professionale;

-ogni volontario deve avere una copertura assicurativa e va  dotato di opportuni dispositivi per sentirsi tranquillo quando opera.

 Oreficini ha infine concluso con due consigli al mondo del volontariato: evitare di costituire associazioni incentrate solo su un solo leader e l'uso delle tecnologie: "nessuna tecnologia può sostituire il volontario, ma i volontari devono saper utilizzare le tecnologie".

Nel pomeriggio, il programma prevede una sessione dedicata al ruolo dei Vigili del Fuoco.

Marche.
I dati del volontariato di Protezione Civile -  69 associazioni e 79 gruppi comunali, a cui si aggiungono 39 sedi della Croce Rossa Italiana, 47 associazioni ANPAS e 6 sezioni del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleo