Sì alla cultura del limite
| ROMA - Sacerdoti che nelle discoteche moderano la voglia dei giovani di eccedere portando testimonianza di fede.
di Carlo Climati
Droga, alcolici, musica assordante, morte, incomunicabilità, stordimento, stragi del sabato sera. Sono queste le parole più ricorrenti che, negli ultimi anni, sono state associate al mondo delle discoteche. Un mondo che, effettivamente, nasconde delle insidie per i giovani.
Per questa ragione, c'è chi sta provando a cambiare il volto della notte, sperimentando nuove forme di divertimento. Senza droga e senza alcolici. Moderando il volume della musica e attenuando le luci psichedeliche. Proponendo orari più umani (le funzioni dell'organismo sono regolate da precisi orologi biologici che non possono assolutamente essere sconvolti) e messaggi più costruttivi. In pratica, "sì" al divertimento, ma "no" all'eccesso.
Lo testimoniano i tanti laici e sacerdoti che frequentano le discoteche per cercare di dare una risposta costruttiva al desiderio di svago dei ragazzi. Stanno nascendo, in Italia e nel mondo, varie iniziative di discoteca "dal volto umano". Vorrei ricordare le serate "Spirit in Dance", organizzate dal frate francescano Michael Daniels, originario del New Jersey. Le sue feste hanno l'obiettivo di incontrare i giovani dove si ritrovano abitualmente.
Notevole è anche l'impegno di don Mimmo Iervolino, un sacerdote-cantautore che compone musica per discoteca, riuscendo a unire i ritmi tipici della "dance music" con testi ricchi di contenuti e di belle riflessioni. Mi ha sempre colpito per la sua capacità di proporre messaggi forti, veri, concreti, utilizzando linguaggi divertenti e coinvolgenti. La sua è una musica che fa muovere il corpo, ma anche la mente e il cuore. Infine, per chi utilizza Internet e desidera essere costantemente aggiornato su iniziative positive nel mondo delle discoteche e sulla musica cristiana contemporanea, segnalo l'ottimo portale www.informusic.it, che raccoglie interviste, articoli, recensioni, segnalazioni di incontri e concerti in Italia e nel resto del mondo.
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20/09/2003
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