Ultimo giorno di fiera per gli imprenditori calzaturieri presenti al Micam.

Ultimo giorno utile per incontrare la clientela e per accumulare ordini che, a quanto pare, non sono mancati.

Troppo presto per parlare di ripresa ma quello che si avverte a chiare note è un clima più disteso di quello che si era vissuto in occasione della recente fiere in Germania.

Dai vertici Anci non ci si sbilancia ancora: si attendono i dati definitivi ma si parla già di visitatori numericamente in crescita e provenienti da ogni parte del mondo.

Nessuno se la sente di parlare di ripresa tout cour. E' presto per considerare i venti di crisi come un lontano ricordo ma, allo stesso tempo, pare che ci siano i presupposti per guardare con fiducia al futuro.

"Quello che si sta chiudendo è un Micam decisamente positivo che ci soddisfa in pieno": è Leonardo Soana, amministratore delegato Anci Servizi, il più ottimista. "Già nei primi giorni abbiamo avuto dei segnali positivi ed incoraggianti dati dall'afflusso dei visitatori, con 23.000 presenze di cui 10.000 provenienti dall'estero. Le presenze più significative sono state dall'Asia, dal Giappone, dall'Area Medio-Orientale, dagli Emirati Arabi e dall'Est europeo. Da questo Micam abbiamo avuto tutti un'iniezione di fiducia che, speriamo, possa portare ad un vero e proprio ottimismo".

Seppur troppo presto per dire che la "locomotiva" calzatura abbia ricominciato a trainare, quello che è certo è che l'interesse verso le collezioni presentate al Micam è stato notevole.