Più che un chiarimento vero e proprio dell' attuale situazione dell' intero ammontare delle opere fin qui fatte e future, è sembrato il bollettino medico che spesso accompagna la degenza in ospedale di illustri ammalati, visto che da una parte si parla di imprese non calzaturiere che vorrebbero investire in questo progetto e fin qui è un bene perché evita la concentrazione su un unico settore produttivo, dall' altra traspare un messaggio piuttosto allarmante che ci mette in guardia dal probabile disinteresse dei nostri imprenditori locali, perché tutto questo?

A questa domanda cerca risposta Petrini Tonino: " probabilmente perché tutta quella convenienza non c'è nell' investire in quel progetto, io mi fido di più della oculatezza e lungimiranza  dei nostri imprenditori che delle parole del nostro caro Sindaco o della Calepio Scavi stessa".
Di fatto quel tipo di investimento sugli insediamenti produttivi ha tagliato fuori gran parte degli artigiani e di piccoli industriali per non dire tutti e di conseguenza ha messo fuori mercato una probabile nuova imprenditoria  giovanile che se fosse stimolata in altro modo potrebbe dare i suoi frutti  .

 Prpsegue il coordinatore. "l' errore più grande secondo noi è a monte del problema nel senso che, con quel tipo di scelta  attuata dai nostri amministratori locali che hanno di fatto delegato lo sviluppo economico ad un unico soggetto privato che non da garanzie (certamente non sotto l' aspetto della serietà e della professionalità questo naturalmente non è messo in dubbio) e valenza di sviluppo economico e sociale che fino ad oggi tutto sommato c'è stato nel nostro territorio.

Per fare un esempio pregnante, è come se a livello nazionale Silvio Berlusconi  avallasse la scelta di delegare lo sviluppo economico e sociale ad una Multinazionale e di conseguenza spiegatemi a cosa servono i ministri tipo Antonio Marzano responsabile alle attività produttive e del suo viceministro Adolfo Urso? Per non parlare di Giulio Tremonti ministro dell' Economia e con i relativi viceministri Mario Baldassarri , Gianfranco Miccichè e altrettanti sottosegretari, senza tralasciare Roberto Maroni ministro del lavoro e politiche sociali, Altero Matteoli ambiente e tutela del territorio, Pietro Lunardi alle infrastrutture ecc.

Concludendo : ci devono spiegare i nostri attuali amministratori locali come mai in una cittadina come la nostra c'è un sindaco con 7 assessori e diverse deleghe giusto per tenere a bada eventuali bronci di giunta mentre un comune limitrofe come Corridonia molto simile al nostro con 13000 abitanti circa , ha una giunta comunale con un sindaco e solo 5 assessori . Ci viene da pensare che forse c'è qualche assessore di troppo da pagare e noi contribuenti Montegranaresi potremmo ritrovarci con qualche sgravio fiscale un po' più sostanzioso dei 50 centesimi di euro sbandierati da questa amministrazione per la mensa della scuola materna ma visto che le elezioni sono vicine chissà se la loro magnanimità supererà ogni limite?"