L'assemblea dei lavoratori della Co.Po.P. ha indetto lo sciopero ad oltranza a partire dalle 6 di lunedì 8 settembre, nel corso di un'assemblea che si è svolta oggi, venerdì 5, alle 13. Erano presenti, oltre ai lavoratori, i delegati interni Domenico Parlamenti (Cgil), Sante Coccia (Cisl), Libero Cipolloni (Uil) e i rappresentanti dei sindacati: Piero Luciani e Francesco Vagnoni per la Cgil, Alberto Andreani per la Cisl, Delfino Coccia per la Uil.

"I lavoratori, dicono i sindacati, non credono più alle parole, né alle promesse. Con questa iniziativa si conta di ottenere una decisione più rapida da parte dei commissari ministeriali, che si riuniscono per la prima volta proprio lunedì 8 settembre".

Più in particolare, l'obiettivo è quello di ottenere il pagamento delle mensilità arretrate (tre, a partire da giugno) e il mantenimento del posto di lavoro per il futuro, nonostante la liquidazione in corso della Co.Po.P., che verrà gestita dai tre commissari (l'avvocato romano Ignazio Abrignani, il commercialista Ferdinando Franguelli di Ancona, l'avvocato Alberto Ranocchiaro di Pescara).

Per il futuro dell'azienda ci sono almeno due strade: il perfezionamento del contratto di affitto già redatto a favore della Promarche e della Est Surgelati (e sulla congruità del canone di affitto dovranno fra l'altro pronunciarsi i componenti della terna) o l'intervento di una grande azienda, il cui nome per ora non trapela, ma che ha già stabilito contatti, fra gli altri, anche con il sindaco di San Benedetto Martinelli.

Intanto la Provincia di Ascoli Piceno fa sapere che per martedì 16 settembre è convocato un consiglio provinciale aperto sui problemi dell'Agroalimentare. Si discuterà del grave momento del comparto alimentare e di come si possano affrontare i problemi da cui è afflitto.

Molti parlano della necessità di innovare, soprattutto attraverso nuovi prodotti. Piero Luciani, della Cgil, suggerisce di rilanciare le aziende che offrono servizi alle imprese, "dal momento che aziende come la Co.Po.P. non hanno le risorse per fare ricerche di mercato o progettazione che siano tanto approfonditi quanto è richiesto da un mercato sempre più duro da affrontare, tra richieste della grande distribuzione e dei committenti – per lo più multinazionali – e problemi di tipo finanziario".