Sono trascorsi più di due mesi, tanti a dire il vero, ma a Montemoro di Force non si muove foglia. Sembra come se quando sta accadendo non interessi nessuno. Tutto come prima forse…meglio di prima, per la parte interessata, che di certo non sono i cittadini montemoresi.  Questo a scanso d'equivoci. E' l'amara realtà per loro, che stanno trascorrendo da lungo tempo intere giornate accampati e bivaccando dinanzi all'ingresso principale della porcilaia abusiva e sequestrata.

Fino ad oggi non si è ancora riusciti a trovare il bandolo della matassa. Nessuno si adopera in tal senso. Non trova nemmeno la solidarietà della gente che sembra quasi ignorare la gravità del problema. Abbandonati al loro destino, come se avessero commesso chi sa quale misfatto, la gente di Montemoro continua imperterrita a lottare per una causa che la vede ingiustamente penalizzata. Si ricorre a qualsiasi stratagemma o formula pur di risolvere il contendere. Porcilaia sì porcilaia no: questo il nodo da scegliere.

Per gli abitanti della frazione non può che essere porcilaia no e non potrebbe essere altrimenti visto le condizioni ambientali in cui vivono. Si è così arrivati all'ennesimo tentativo (i cittadini si augurano sia l'ultimo appello): sperare che il Prefetto di Ascoli riceva una delegazione del "Comitato Respirare Montemoro ". Un fax, a firma dei cittadini, è stato inoltrato all'attenzione di S.E. il prefetto per un incontro chiarificatore "…al fine di evitare che la situazione degeneri ". Da questo incontro, i cittadini sperano di avere certezze sul loro futuro e quello dei figli, ma in particolare conoscere se ci sarà quella svolta tanto desiderata ed agognata che fino ad oggi sembra lontana anni luce. Il fax chiama in causa anche Francesco Marziali, sindaco di Force che secondo loro "…sta cercando di portarla per le lunghe senza conoscerne la ragione ".

E' il dubbio amletico che assilla, da anni, i montemoresi. Intanto, in attesa di novità, la telenovela continua.