"Siamo alle solite, con un sindaco con il quale non solo non si riesce ad avere un confronto ma con il quale pare proprio che ci siano problemi di comunicabilità".

E' il capogruppo dei Ds, Aronne Perugini, a tornare su un argomento in merito al quale era di recente intervenuto stimolando una risposta da parte del primo cittadino.

Si tratta dei lavori nella Chiesa di San Serafino: Perugini aveva criticato la scelta dell'amministrazione per aver messo a dimora solo un "intervento di facciata, garantendo solo l'accesso alla chiesa ma senza essere intervenuti per a risolvere definitivamente il problema". Il primo cittadino si era appellato alle responsabilità della Sovrintendenza e della Regione e aveva garantito che per il Patrono la Chiesa sarebbe stata agibile. Ma il punto è un altro anche se pare che il sindaco non l'abbia capito.

"La chiesa doveva essere una priorità - precisa Perugini - da finanziare non necessariamente con i fondi della regione. E' troppo comodo scaricare le colpe sugli altri, sulla regione, sulla sovrintendenza che peraltro ha fatto la sua parte, e sull'opposizione... Perché non dice, il sindaco, cosa hanno fatto i nostri amministratori da un anno e mezzo a questa parte per risolvere il problema della chiesa? Ci mancherebbe pure che per il 12 ottobre non fosse agibile! L'agibilità sarebbe il minimo!".

"Le parole del sindaco confermano che non c'è la volontà, nemmeno in futuro, di intervenire ma di aspettare i fondi regionali. Il comune sa bene che potrebbe anticipare la somma ed ottenerne la completa copertura quando i fondi saranno erogati. Infondo si parla di lavori per un miliardo e mezzo - conclude - non mi pare una cifra tanto proibitiva per un comune che ha fatto incetta di surplus dovuti a note alienazioni selvagge".