Il Consiglio Comunale di San Benedetto ci ha già provato due volte ad approvare la variante al Piano di Spiaggia: il 30 settembre e l'8 ottobre. Due occasioni e due fumate nere: nerissime. Terzo tentativo quasi certamente mercoledì 23 ottobre. È prevista infatti per quella data la convocazione del prossimo Consiglio, in seconda convocazione (la prima lunedì 21 ottobre). La conferma della data avverrà tra oggi (lunedì 13 ottobre) e domani.

La seconda convocazione permetterà di abbassare il numero legale richiesto perché la seduta e la votazione siano valide, giusti gli alambicchi del T.U.E.L., il "Testo Unico sugli Enti Locali", legge 267 del 18/8/00.

Frattanto sono in corso i lavori per preparare ex novo la delibera sul Piano di Spiaggia che verrà discussa quel giorno. Il documento verrà presentato già venerdì 17 ottobre in Commissione Urbanistica (o "assetto del territorio"), passaggio richiesto prima dell'approdo in Consiglio Comunale.

Il sindaco Martinelli e l'assessore all'urbanistica Leo Sestri spiegano che la delibera conterrà già in partenza gli emendamenti di AN, che durante l'ultimo consiglio erano stati presentati dal capogruppo Emidio Galiè, uno dei consiglieri incompatibili (essendo "incompatibili" per il Tuel quei consiglieri con parenti fino al quarto grado che abbiano interessi nella materia trattata: in quanto concessionari di spiaggia o esercitanti attività connesse con quella dei concessionari di spiaggia. Il 23 ottobre gli incompatibili non parteciperanno alla discussione, né, a fortori, alla votazione. Di più: in base al regolamento non potranno neppure stazionare nei paraggi dell'aula).

In particolare, tre emendamenti: a) quello sulle associazioni che gestiranno le spiagge libere di "rimessaggio", che dovranno essere associazioni "no profit" (emendamento presentato anche dall'opposizione); b) quello sulle cabine telefoniche e sulle edicole, che potranno essere collocate lungo la passeggiata e le rotonde a mare (che verranno realizzate, in base alla variante, all'altezza delle spiagge libere) su decisione degli uffici comunali; c) quello riguardante la variazione all'art. 32 comma 2 delle "norme tecniche di attuazione del Piano Paesistico Ambientale Regionale" (P.P.A.R.), per la definizione dello statuto giuridico di quegli stabilimenti balneari ("manufatti"), preesistenti al Piano di Spiaggia Follis (1989). Traduzione: quei "manufatti preesistenti" non dovranno essere abbattuti in quanto "abusivi".