L'operazione antidroga "Carnet" del Comando dei Carabinieri di San Benedetto del Tronto era iniziata nel settembre 2002 da un'analoga operazione, sempre dei Carabinieri, in altra zona d'Italia. Durante la perquisizione dell'appartamento di una delle persone coinvolte era stato rinvenuto un assegno emesso da Roberto Brecciarolla: 36 anni, di Grottammare, titolare di due bar, incensurato, primo di una lunga serie di insospettabili indagati successivamente dalle forze dell'ordine.

Il 2 novembre 2002, durante un appostamento, i Carabinieri scoprono uno scenario a dir poco singolare: il Brecciarolla cede 10 grammi di cocaina ad un ragazzo incensurato, che li porta di sera in pizzeria, ad uso di un gruppo di studenti ed impiegati di età compresa tra i 25 e i 26 anni.

In pochi mesi i Carabinieri acquisiscono un quadro della situazione: insieme ad altre quattro persone il Brecciarolla aveva formato in riviera una rete di spaccio, specie di "società di mutuo soccorso" come l'ha definita il comandante della compagnia dei Carabinieri di San Benedetto del Tronto Luigi Dellegrazie, capace di movimentare circa 100 grammi di cocaina, in media, per ogni week-end.

E insieme al Brecciarolla sono finite agli arresti domiciliari altre tre persone: Cesare Capriotti (32 anni) e Marco Cafaro (31) di Acquaviva Picena, e Giuseppe Di Giacopo, 29 anni, di Alba Adriatica (Marco Cafaro era già stato arrestato il 29 dicembre del 2002 con 40 grammi di cocaina). Una quinta persona, Fausto Santucci, 41 anni, di Ripatransone, è stato invece arrestato e condotto presso il carcere di Marino del Tronto, per la flagranza del reato di "detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente" (cocaina e hashish).

L'epilogo delle indagini questa mattina (mercoledì 15 ottobre) intorno alle cinque: 50 carabinieri coinvolti per eseguire undici provvedimenti emessi dal G.i.p. del Tribunale di Ascoli Piceno, la dott.ssa Annalisa Gianfelice, su richiesta del pubblico ministero, dott. Ettore Picardi: i cinque arresti detti (quattro domiciliari, uno in carcere) e sei "provvedimenti cautelari personali di obbligo di dimora nel Comune di residenza", due dei quali a carico di donne quarantenni di San Benedetto, anch'esse assolutamente insospettabili: un'impiegata e una commerciante.

Contestualmente sono state effettuate perquisizioni di appartamenti, garage ed esercizi commerciali delle persone coinvolte. In casa di Fausto Santucci venivano rinvenuti 16 grammi di cocaina , un bilancino elettronico di precisione e materiale per il taglio ed il confezionamento della droga, tutto rinchiuso in un involucro.

Ma oltre a questa specie di "primo livello", i Carabinieri hanno anche segnalato altre 25 persone all'autorità giudiziaria per spaccio, mentre per altre 40 verrà presto effettuata la segnalazione alla Prefettura, per reati di cui all'articolo 75 D.P.R. 309/90 ("uso non terapeutico di sostanze stupefacenti").

"L'operazione "Carnet", ha dichiarato Dellegrazie, è la naturale prosecuzione dell'operazione "Scarabeo", da noi condotta lo scorso anno. La differenza tra i due interventi è che nel primo caso potevamo parlare di incursione nella "San Benedetto bene", mentre in questa occasione i soggetti coinvolti ci fanno parlare di assoluta "trasversalità" rispetto agli ambienti sociali di appartenenza. Abbiamo infatti individuato studenti, pensionati, donne, uomini di ogni ceto. Operazioni come questa, ha concluso il comandante Dellegrazie, sono indirizzate alla repressione e alla prevenzione: al controllo di tutto il territorio da parte delle forze dell'ordine, sia per reati contro il patrimonio, sia per reati di tipo predatorio".