Zonanizzazione acustica del territorio comunale
Grottammare | Dalla Commissione pubblici esercizi novità per il settore.
Cresce l'inquinamento acustico nelle città, un fenomeno i cui fattori di disturbo sono all'origine di nevrosi e stress per i cittadini e che diviene più "sonoro" durante la stagione estiva. Grottammare, nell'intento di arginare il problema, sta avviando uno studio per la realizzazione di un piano di zonanizzazione acustica del territorio comunale: un piano regolatore che fisserà i limiti delle emissioni nelle diverse aree della città. Limiti il cui rispetto sarà poi condizione per il rilascio di autorizzazioni commerciali.
Della necessità di un piano di fattibilità acustica se ne è continuato a parlare in Commissione pubblici esercizi nella riunione della scorsa settimana che ha avviato l'iter burocratico dello studio che sarà affidato a breve. Intanto, dall'incontro dell'Assessore alle Attività Produttive Ugo Lisciani con i componenti della commissione, è scaturito un primo provvedimento tuttavia non ancora approvato. Per limitare il rumore prodotto da quello che viene considerato "il popolo della notte": potrebbe essere modificata l'ordinanza sindacale n.40 del 2 aprile 2003 relativa alla fascia oraria di apertura e chiusura dei pubblici esercizi. La Commissione ha ipotizzato che nei giorni festivi e domenicali, l'orario di apertura venga posticipato di un'ora: dalle 5,00 alle ore 6,30 del mattino.
Altro punto importante in discussione, la possibilità per esercizi pubblici (tipologia A e B) connessi ad attività ricettive (alberghi, residence) di trasformare le autorizzazioni da stagionali ad annuali, e viceversa, confermandosi allo stesso periodo dell'attività principale senza precludere ed intaccare i parametri del piano pubblici esercizi.
Il punto, approvato all'unanimità, dovrà rispettare le seguenti condizioni:
La trasformazione deve avvenire e riguardare pubblici esercizi che insistono nella stessa zona commerciale di appartenza (sono sette le zone previste nel Piano).
L'opportunità di trasformare l'attività deve avere un vincolo temporale (tre anni).
Una volta ottenuta la trasformazione non si potrà recedere (richiedere cioè il ritorno alla situazione preesistente) prima che siano trascorsi i 3 anni previsti.
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15/10/2003
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