"Se qualcuno, in questi giorni, sta cercando di far passare Gianfranco Fini ed An come destabilizzanti per la Casa delle Libertà e come filo-comunisti, ebbene, costoro stanno perdendo del tempo prezioso e non riusciranno mai a delegittimare il leader politico italiano più apprezzato nella nuova Europa".

Partono da questa premessa alcune considerazioni fatte dal vice presidente di An, Endrio Ubaldi, nonchè assessore alla cultura, turismo e sport del comune calzaturiero.

"An è da dieci anni forza di governo a livello locale e nazionale seria ed affidabile, che non ha mai tradito l'attuale presidente del consiglio e non ha mai provocato ribaltoni o ribaltini e, soprattutto, non ha mai ricattato la coalizione su questioni di particolare rilevanza, abitudine, questa, assai diffusa dalle parti di Bossi e compagni".

"Esprimo piena condivisione verso una proposta ampiamente democratica ed europeista, che è la logica conseguenza della Legge che porta anche il nome di Fini in materia d'immigrazione. Tale normativa ha poto un brusco freno al mercato dei clandestini, portando alla regolarizzazione di oltre 650.000 extracomunitari che, a pieno titolo, lavorano in Italia, così come a Montegranaro r sono indispensabili per le aziende e per lo svolgimento di alcuni lavori, che tanti concittadini e connazionali non svolgono più".

"Nel terzo millennio sarebbe anacronistico non tener conto del cambiamento che sta interessando la società  con una sempre più ampia multietnicità, anche nei comuni periferici e più piccoli - scrive in una nota - Ritengo che sia bene confrontarsi e rendere sempre più responsabili e collaborativi coloro che vengono da noi per motivi di lavoro".

Scendendo poi a questioni "di casa", Ubaldi fa riferimento ad una sua presa di posizione, risalente a tre anni fa, quando in consiglio comunale si discuteva di consigliere straniero aggiunto. "Personalmente mi opposi fermamente quando, a quell'epoca, venne proposta dalla minoranza consiliare, in sede di riforma dello statuto comunale, l'introduzione del consigliere straniero aggiunto, in quanto, già all'epoca, ebbi modo di dire che era sacrosanta l'aspettativa degli extracomunitari di poter contribuire attivamente al governo del comune. Al tempo stesso - prosegue Ubaldi - affinché ciò potesse verificarsi, era necessario il trascorrere di un determinato lasso di tempo per l'acquisizione  del diritto di voto, per poter dare a tutti gli stranieri interessati la possibilità di poter concorrere democraticamente, evitando facili strumentalizzazioni, alle quali qualche onesto extracomunitario si sarebbe facilmente prestato". Una proposta, quella avanzata a livello nazionale, che a Montegranaro andrebbe a riguardare una massiccia comunità di stranieri e che, di conseguenza, appare un argomento di forte attualità nel contesto cittadino.

"Ritengo che la proposta di Fini e della destra vada accolta senza distinzioni e strumentalizzazioni - osserva e chiude Ubaldi - evitando, soprattutto, da parte degli alleati di governo, di minacciare inutili crisi che farebbero solo la gioia dei comunisti e metterebbero il paese alla  berlina".