Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Chi erano e cosa facevano le persone coinvolte nell'operazione antidroga dei Carabinieri

San Benedetto del Tronto | Prosegue la ricostruzione dei fatti da parte degli inquirenti a proposito del traffico di cocaina ed hashish bloccato il 15 ottobre.

di Giovanni Desideri

Due storie si incrociano nel traffico di droga intercettato dai Carabinieri di San Benedetto nel corso dell'operazione "Carnet", partita nel settembre 2002 e conclusasi alle 5 del mattino di ieri, mercoledì 15 ottobre: storie di giovani consumatori e storie di attività commerciali che non andavano o di professioni che non appagavano.

I giovani consumatori erano studenti universitari, impiegati, operai, volti noti o meno noti, per lo più incensurati ed insospettabili. Per lo più intorno ai 30 anni di età, ma anche meno. E anche due donne poco più che quarantenni, se possibile ancor più insospettabili: una commerciante sambenedettese e un'impiegata di un'azienda dell'entroterra.

Gli spacciatori erano invece commercianti le cui attività non andavano un granché bene, o persone che svolgevano lavori usuranti, poco gratificanti e simili: Cesare Capriotti, di Acquaviva, lavorava in un cantiere navale al porto di San Benedetto; l'altro acquavivano, Marco Cafaro, lavorava in un bar del centro almeno fino a qualche tempo fa; Giuseppe Di Giacopo, fra i principali "fornitori", faceva l'istruttore in una palestra di Alba Adriatica. Per finire Roberto Brecciarolla, di Grottammare, che si occupava di due bar: uno in gestione, l'altro in proprietà. Ma nessuno dei due sembrava rendere più di tanto.

Per le decine di persone coinvolte la storia pare fosse sempre la stessa. Ad alcuni la droga aveva cambiato la vita da così a così, almeno fino a mercoledì mattina: persone che avevano lasciato il lavoro, persone dall'estro imprenditoriale che avevano chiesto soldi in banca da investire nel "settore", persone dal tenore di vita inspiegabilmente alto.

Alle loro spalle, per più di un anno, si è svolto il paziente ed accurato lavoro investigativo dei carabinieri: pedinamenti, sequenze filmate, intercettazioni telefoniche come miniere di informazioni. Fino al blitz scattato appunto mercoledì, che ha coinvolto molti pur conducendo in carcere una persona soltanto: Fausto Santucci di Ripatransone. Quest'ultimo custodiva in un barattolo (che originariamente doveva contenere materiale elettrico, prova ne sia l'adesivo "Meliconi") 16 grammi di cocaina, un bilancino elettronico, e del cellophane già scartato: dosi già andate.

16/10/2003





        
  



2+5=

Altri articoli di...

San Benedetto

12/10/2022
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
10/06/2020
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)
27/01/2020
Istituto Professionale di Cupra Marittima: innovazione a tutto campo. (segue)
25/01/2020
Open Day a Cupra Marittima, al via il nuovo corso Web Community – Web Marketing (segue)
19/01/2020
GROTTAMMARE - ANCONITANA 1 - 3 (segue)
13/01/2020
SAN MARCO LORESE - GROTTAMMARE 1 - 0 (segue)
10/01/2020
UGL Medici:"Riteniamo che gli infermieri e i medici debbano essere retribuiti dalla ASUR5" (segue)
10/01/2020
Premiato il cortometraggio intitolato "Sogni di Rinascita- Sibillini nel cuore" (segue)

Cronaca e Attualità

16/11/2022
Project Work Gabrielli, i vincitori (segue)
15/11/2022
800.000 euro per le scuole (segue)
14/11/2022
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
14/11/2022
Tre milioni di persone soffrono di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (segue)
14/11/2022
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
31/10/2022
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
27/10/2022
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
27/10/2022
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji