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Conferenza internazionale di Ancona

| ANCONA - Bubbico: “Sostenibilità ambientale e rispetto delle culture locali”.

La promozione della cooperazione internazionale è fondamentale per dare stabilità al processo di integrazione tra l'Unione europea e i Paesi vicini all'Europa orientale e meridionale.
La creazione di una zona di prosperità nel bacino del Mediterraneo e nell'area balcanica non rappresenta solo una misura di autoprotezione, ma anche un contributo dell'Ue allo sviluppo e al miglioramento della qualità di vita del nostro pianeta.

La costituzione di una cerchia di paesi amici intorno all'Unione europea avrà ripercussioni favorevoli sulla stabilità politica e sullo sviluppo economico sia degli Stati membri, sia dei paesi vicini.
Tuttavia, uno sviluppo dei rapporti internazionali, basati eccessivamente sugli aspetti economici e politici, non garantirà la piena cooperazione e integrazione dei popoli, se l'Unione europea non saprà ispirare la propria azione ai principi dello sviluppo sostenibile e della coesione sociale. Lo sviluppo, dunque, non può essere generico, ma basato su partenariati regionali, attenti alle sensibilità locali.

"L'umiltà di confrontarci con le tradizioni e le culture locali – ha affermato Filippo Bubbico, presidente della Regione Basilicata, intervenuto alla Conferenza di Ancona – ci restituisce risultati positivi. La cooperazione con i paesi confinanti deve vedere protagonisti i soggetti locali e le istituzioni sub statali, in un quadro di forte autonomia".

Bubbico ha coordinato i lavori del terzo gruppo della Conferenza di Ancona, dedicati allo sviluppo sostenibile.
"La sostenibilità – ha sottolineato il governatore – rappresenta un elemento fondamentale dello sviluppo. Quella ambientale non è un vincolo, ma un fattore che genera nuova qualità di crescita. È necessario che le risorse naturali vengano preservate anche a beneficio delle generazioni future".

Il concetto di qualità, che deve guidare i rapporti internazionali promossi dalla Ue, "deve riguardare non solo gli esiti finali dei processi produttivi, ma anche la salvaguardia dei contesti territoriali".

Il presidente Bubbico ha citato l'esempio della Basilicata, "quando abbiamo dovuto affrontare il problema delle estrazioni petrolifere. La questione è stata gestita non nella logica della compensazione monetaria, ma come occasione per costruire un sistema di contabilità ambientale, in grado di misurare i flussi di materia, per individuare i settori sui quali programmare azioni capaci di mantenere costanti gli equilibri ambientali"

17/10/2003





        
  



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