"Più attenzione per quanto accade nel territorio"
Sant'Elpidio a Mare | E' l'invito che fanno i rappresentanti dello Sdi
di Stefania Ceteroni
"Fermiamo le espansioni drogate, rimettiamo l'uomo al centro, e liberiamolo dagli orrori del finto progresso! Non desideriamo divenire polli d'allevamento. Non accettiamo passivamente i cambiamenti e ci battiamo a fianco degli ambientalisti per allertare i cittadini più sensibili perché cresca l'attenzione per quanto sta avvenendo nel territorio".
Sono i rappresentanti dello Sdi a lanciare un grido d'allarme in merito a fenomeni - zone industriali faraoniche, di espansione edilizia, villaggi turistici, centri commerciali - che stanno prendendo corpo nel comprensorio.
"Sono in atto capovolgimenti epocali che possono portare gravissime conseguenze. Ogni giorno qualcuno la spara più grossa in nome del modernismo e dello sviluppo, salvo poi piangere lacrime da coccodrillo".
"Ben vengano investimenti nel settore turistico e ricettivo, purché rispettosi del nostro paesaggio e della nostra cultura".
"Siamo preoccupati per il proliferare di zone industriali faraoniche che, più che benessere, potrebbero portare cementificazione selvaggia. Una concentrazione eccessiva di opifici non porterà ricchezza ma solo stupido intasamento. A chi serve l'arrivo di grandi gruppi internazionali? Mancano forse posti di lavoro qua da noi? Se è così, perché continuiamo a cercare extracomunitari? Guardiamo con interesse lo sviluppo del territorio ma chiediamo che scaturisca da progetti altamente qualificati".
"Serve più avvedutezza nel rilascio di pareri sull'impatto ambientale frutto di valutazioni ponderate e attente: è determinante l'osservatorio della regione e della sovrintendenza".
"I Piani regolatori o commerciali non possono più essere terreno fertile per le ambizioni e le fantasie di questo o quel sindaco. Gli strumenti urbanistici devono divenire spiccatamente comprensoriali, perché la politica scellerata di una zona poi ricade irrimediabilmente sui territori".
E ci si riferisce ai mega centri commerciali, ai cineteatri multisala, agli interporti, ai quartieri fieristici senza respiro comprensoriale...
"Si stanno spogliando i centri storici, desertificando la zona montana. Le strade oramai sono sbilanciate: intasate e congestionate quelle costiere e vuote quelle montane. Gli uomini si muovono attratti da proposte commerciali che non hanno più nulla di umano. Le piccole attività artigiane e commerciali spariscono spegnendo la luce su secoli di storia e cultura".
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08/10/2003
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