Intervista con il direttore sportivo dell'As Petritoli
Ascoli Piceno | Luca Tomassini si ritiene soddisfatto del gioco svolto dalla sua squadra.
di Pino Capasso
L'occasione di ritrovarsi e da buoni amici colloquiare con il direttore sportivo dell'As Petritoli, formazione che milita nel campionato di Prima Categoria girone D, Luca Tomassini. Direttore, parliamo di lei: " Sono nell'organico dell'As Petritoli - esclama il dirigente - da oltre vent'anni, circa un terzo della nostra esistenza. Prima come consigliere ora, da cinque anni, come diesse. Il calcio è nel mio dna anche perché è di casa. Mio fratello, alla bell'età di 42 anni, continua a praticare i campi di calcio militando nel Petritoli. I miei due figli, gemelli di dodici anni, sono da sei presso la Spes Valdaso società che cura il settore giovanile nella Val d'Aso ".
Signor Tomassini, si ritiene soddisfatto di come sta giocando la squadra?:
" Molto soddisfatto, per come si stanno comportando i ragazzi, per due motivi. In primis perché abbiamo rinnovato la squadra per otto undicesimi, oltre naturalmente al cambio di panchina con l'arrivo di Giacinto Iobbi. In secondo luogo, perché abbiamo una rosa di diciotto giocatori di cui ben quindici hanno meno di ventitrè anni e di questi, dieci, sono sotto i vent'anni. Il che significa che la nostra squadra, se non in assoluto, è la più giovane del girone D di prima categoria ". Pianificare, per raggiungere certi obiettivi: " Il nostro obiettivo rimane quello di valorizzare i giovani, in altre parole, questo gruppo di giovani. Per fare questo dobbiamo necessariamente puntare ad un traguardo che non sia solo quello della salvezza ".
Tante le problematiche che angustiano i campionati dilettanti. Se lei potesse, cosa suggerirebbe o cambierebbe?:
" Lo ritengo di notevole interesse, il quesito che lei mi ha posto. Io suggerirei, agli organi federali, di imporre l'obbligo alle società di dare più spazio ai giovani rispetto a quanto succede oggi. In prima categoria vige l'obbligo di far giocare un solo fuori quota che poi è un '82 il quale nel 2004 avrà 22 anni Mi dice cosa ha di fuori quota? Quindi più spazio a due o tre ragazzi al disotto dei venti anni. Questo è l'unico modo per motivare le società ad investire nei settori giovanili che dopo l'entrata in vigore degli svincoli al compimento del 25esimo anno d'età, non hanno più l'interesse a lavorare con i giovani ".
Per finire, lei ha la possibilità di lanciare un suo messaggio ai tifosi. Che cosa vuol dire a loro?:
" Ai nostri tifosi, non posso che dire grazie di quello che stanno facendo e di continuare a seguirci con questo amore, ma soprattutto con molta passione. Insieme potremmo andare molto lontano ".
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12/11/2003
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