La legge della Regione Marche n. 15/94 prevedeva un percorso burocratico preciso per il recupero e la valorizzazione di parchi e riserve naturalistiche. Sebbene con qualche ritardo, gli effetti di quella normativa dovrebbero ora arrivare anche a San Benedetto, naturalmente per quanto riguarda l'area naturalistica più discussa e famosa: la Sentina.

È prevista infatti per domani (giovedì 13 novembre, ore 10) una "conferenza di servizi" (= riunione tra rappresentanti di enti diversi), per affrontare proprio il caso Sentina, un'area che coinvolge competenze di ben quattro enti: i Comuni di Ascoli (proprietario di due terzi dell'area) e San Benedetto (competente perché l'area si trova sul proprio territorio), la Provincia di Ascoli Piceno e appunto la Regione Marche (questi ultimi due enti hanno competenze di tipo ambientalistico e paesaggistico). Alla riunione dovrebbero partecipare i quattro assessori che si occupano di ambiente (Galosi per Ascoli, Latini per San Benedetto, Marcaccio per la Provincia di Ascoli, Amagliani per la Regione).

La riunione di domani avrà alcuni punti all'ordine del giorno, alcuni già "incubati" nel corso di lunghi anni, durante i quali il problema ha impegnato le forze di legioni di politici (sebbene senza alcun risultato pratico). I punti "noti" sono quelli relativi all'"analisi" dell'area e alla sua perimetrazione. Punto qualificante e primo vero passo nella direzione del recupero dell'area è invece quello dell'individuazione di un organo di gestione: chi si occuperà del recupero effettivo di quell'area? Da domani ci sono 60 giorni di tempo per deciderlo (e qualora non si arrivasse ad un accordo la Regione potrebbe prendere su di sé questo compito).

"Il problema della Sentina è che si inizi a fare qualcosa", spiega l'assessore all'ambiente del Comune di San Benedetto Ruggero Latini. "Per questo, prosegue, auguro a tutti di poter lavorare bene, sfruttando quei fondi regionali che sono già a disposizione nel Ptrap [Piano Triennale Aree Protette, n.d.r.]. Mi auguro d'altra parte che il Comune di San Benedetto possa essere individuato come organo di gestione, dato che la Sentina è un'area che insiste sul suo territorio".