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Firmani e Gionni replicano a Celani.

Ascoli Piceno | "Sbandierando l'acquisizione dei venti posti auto riservati ai residenti, Celani vuole indorare la pillola che gli stessi dovranno per forza ingoiare con l'attivazione di altre quattro zone miste a pagamento".

di Nazzareno Firmani e Mauro Gionni

Sbandierando l'acquisizione dei venti posti auto riservati ai residenti, il Sindaco Celani vuole indorare la pillola che gli stessi dovranno per forza ingoiare con l'attivazione di altre quattro zone miste a pagamento.
Sta avvenendo, come previsto, il dispiegamento di quel piano sosta che ha consegnato la città alla SABA Italia per quarant'anni e che costringerà generazioni di amministratori cittadini ad una continua e logorante contrattazione con la società per avere minime concessioni. Di fatto, oggi il Comune di Ascoli non è in grado di governare la sosta e questo condizionerà pesantemente il futuro della città.

La portata del disastro, causato da questa convenzione, è amplissima e sta portando ad un abbattimento della qualità della vita degli abitanti del centro ed ad un collasso del sistema commerciale. Ad oggi, l'attuale amministrazione non riesce riuscire a definire l'azione strategica per il rilancio del centro storico. Una scelta forte, che non può prescindere da una rivoluzione del sistema della sosta che avvantaggi la fruibilità della rete commerciale assieme al mantenimento del diritto al posto auto per i residenti.

Siamo convinti della necessità, non più rinviabile, di un'azione d'ampio respiro sul centro storico a partire da Piazza Arringo la cui annunciata riapertura non deve essere presa a cuor leggero da una sola persona. E' una scelta che riguarda tutta la città e le categorie e i cittadini che devono dibattere sull'opportunità di rinunciare ad un luogo di pregio, utile per il rilancio dell'attività turistica, commerciale e sociale. Sicuramente, la chiusura al traffico di questa piazza deve essere concomitante ad un'azione realistica mantenendo l'attuale asse di percorrenza su via Trieste.

Gli Ascolani i turisti avranno, altresì, un luogo dove ritrovare un commercio di qualità con servizi di ristorazione con i tavoli all'aperto, uno spazio di aggregazione alternativo. Il visitatore troverà i musei, la cattedrale e il palazzo del Comune.  Non è possibile concepire, come fa il Sindaco, questa piazza come un'arteria stradale dotata di un'enorme carreggiata. Le due cose insieme non sono conciliabili!
E' venuto il momento di scegliere, non di mostrare spot natalizi e la decisione su Piazza Arringo non sarà indifferente per il futuro del Centro storico.  Così come è ora di attuare e finanziare le azioni previste dal Piano marketing, tanto atteso e dal Piano di arredo urbano che giacciono entrambi nei cassetti del comune.

*Consiglieri Comunali (DS) 

20/11/2003





        
  



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