Già da alcune settimane i concessionari di spiaggia di San Benedetto, specie attraverso le loro associazioni di categoria (Fiba-Confesercenti in testa) hanno lanciato l'allarme sull'aumento del 300% dei canoni per le concessioni demaniali previsto nella Legge Finanziaria 2004 (precisamente nel maxi-decreto 4447 ad essa collegato), attualmente in discussione in Parlamento.

In una nota diffusa oggi (giovedì 20 novembre) il capo gruppo del PRI nel Consiglio Comunale di San Benedetto, Antonio Felicetti, rende noto il parere richiesto dalla Commissione Finanze (presieduta da Giorgio La Malfa, segretario nazionale del PRI) al Governo, su sollecitazione dello stesso Felicetti, insieme ai dirigenti repubblicani della Romagna, che avevano investito dello stesso problema anche il sottosegretario all'Ambiente Nucara.

Per i concessionari di spiaggia sembra ancora esservi una possibilità di scampare al detto aumento. Felicetti e i repubblicani romagnoli sostengono infatti che "non risulta chiaro se la rideterminazione dei canoni per la concessione d'uso (…) si applica anche alle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative", nel qual caso "la misura può risultare eccessivamente onerosa".

"La prossima settimana, concludono i repubblicani, dovrebbe essere presentato un Ordine del Giorno esplicativo dei dubbi che hanno interessato la categoria dei concessionari ed allarmato giustamente tutta la filiera turistica".