"Con Ammazzalorso, la serie A"
Ascoli Piceno | La convinzione del patron Benigni:" vedremo un Ascoli rapido, che agirà sulle fasce".
di Pierfrancesco Simoni
"L'obiettivo è la serie A". Lo ha dichiarato, senza mezzi termini, il presidente Roberto Benigni nel corso della conferenza stampa di oggi, nel corso della quale è stato presentato il nuovo tecnico, Aldo Luigi Ammazzalorso. "Le ultimo quattro o cinque partite dello scorso anno ha affermatoil massimo dirigente bianconero sono state una mosceria generale. Elementi esterni hanno cercato di sminuire l'entusiasmo che è sempre stato prerogativa della tifoseria ascolana.
Ritengo che l'arrivo di Ammazzalorso sia la soluzione migliore per riportare il calcio di Ascoli all'attenzione di tutti. Alla tifoseria chiedo tornare calorosa e di sostenere la squadra. I risultati ottenuti hanno deluso tutti, in particolare la sconfitta di Torino, la quale ci ha fatto capire che non esistevano margini per un'inversione di tendenza. Ho contattato più allenatori, ma ognuno ha trovato remore od eccezioni al nostro progetto. Non ho notato quella fiducia totale di cui avevamo bisogno. Le riserve mostrate da queste persone, mi hanno spinto a scegliere un tecnico che credeva nella società e nei giocatori.
Vi prego di starci vicino e di contribuire a riportare entusiasmo intorno alla squadra. Un allenatore con poca esperienza? Se contassero soltanto i quattrini, Moratti dovrebbe essere campione del mondo. Se sarà necessario, faremo anche dei nuovi acquisiti. Dominissini parlava sempre di salvezza? Con me, invece, l'argomento era la serie A".
Ammazzalorso ha firmato un contratto per un anno, con un'opzione per il prossimo. Il tecnico, sollecitato a commentare le richieste di Benigni, spiega: "Lotteremo per arrivare il più in alto possibile. La squadra possiede le capacità tecniche per farlo. Dovremo migliorare sotto l'aspetto del gioco. Qualche elemento è venuto meno rispetto alle attese. Confido sul mio lavoro e sul fatto che la serie B è sempre ricca di sorprese. Il passato ci ha insegnato che a volte vengono promosse le formazioni outsider.
Credo che la squadra vada soltanto completata e contodi recuperare qualche giocatore, tipo Sosa, che non ha offerto il meglio di sé. Prediligo un gioco rapido e veloce; difesa alta e pressing sui portatori di palla avversari. Sfrutto le fasce laterali, con i terzini che salgono. Aspettavo una chiamata in serie B. L'avevo raggiunta con il Treviso, la scorsa stagione, poi le nostre strade si sono divise. Nel calcio, capita. Ho compiuto tanti sacrifici nelle categorie inferiori, per cui merito una chance. Del resto, negli ultimi anni, con Avellino, Catania e Treviso ho dimostrato quanto valgo".
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05/11/2003
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