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Servizio sociale volontario: 36 giovani occupati in attività di utilità sociale

| ANCONA - Il fenomeno in forte crescita anche nelle Marche. Secchiaroli: "Presto una legge di regolamentazione del settore".

Trentasei  giovani  svolgeranno attività  di servizio civile volontario  per realizzare progetti di utilità sociale presentati da organizzazioni ed   enti pubblici e privati delle Marche. Il servizio, per il quale  è previsto un rimborso mensile  di 433,80 euro nette,  interessa i giovani  di età compresa tra i 18 e i 26 anni, avrà una  durata  di 12 mesi, un monte  di 1200 ore e  un orario compreso tra le 20 e le 25 ore settimanali.

L'iniziativa -  presentata  nel corso di una  conferenza  stampa   nella sede della Giunta Regionale -  rientra  nell'ambito  della  riforma  che ha istituito  il servizio civile volontario in alternativa a quello militare obbligatorio. Obiettivo di fondo delle legge è la promozione delle attività di  solidarietà e di cooperazione, con particolare riguardo  alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona e all'educazione alla pace tra i popoli; i volontari   lavoreranno  anche per realizzare progetti tutela di  ambientale, di salvaguardia del patrimonio  culturale e nel settore della  protezione civile. 
 
Cinque i progetti che il Gruppo  Umana Solidarietà, organizzazione non governativa con sede a Macerata, realizzerà  in concorso  con  la Regione Marche e con l'Amesci, Associazione mediterranea per  lo sviluppo e del servizio civile.  Il primo,denominato Pna, Programma  nazionale  asilo, consiste nell'impiego di otto volontari in servizi di  accoglienza e assistenza  ai cittadini  stranieri  che richiedono asilo politico e nell' integrazione sociale  dei rifugiati; il secondo, promosso in collaborazione col Servizio della Protezione civile della Regione, prevede l'occupazione di otto giovani  per realizzare  un archivio elettronico sulla popolazione  delle zone  a rischio; il terzo punta alla creazione di due centri  di aggregazione giovanile per il supporto extrascolastico: a San Ginesio,  in provincia di Macerata (otto lavoratori) e a Collotorto, in provincia di  Campobasso (quattro volontari).

Gli altri due progetti  riguardano il settore  editoriale (quattro volontari)  e la cooperazione internazionale (quattro volontari). I giovani verranno selezionati sulla base delle disponibilità e della capacità,dopo un adeguato periodo di formazione.

"La Giunta  - ha sottolineato l'assessore Secchiaroli -    punta a valorizzare e a diffondere la cultura  del servizio  civile: un'alternativa al servizio militare piuttosto recente che attrae un sempre maggior  numero di giovani". Al riguardo ha annunciato che è in fase di elaborazione, d'intesa con tutti i soggetti interessati, una proposta di legge  regionale per la regolamentazione del settore; entro l'anno verranno,inoltre,  presentati i risultati di una ricerca  promossa dall'assessorato ai servizi sociali per accertare la reale  consistenza del fenomeno.

Secchiaroli non ha nascosto  la propria preoccupazione per i ripetuti tagli al settore  dei servizi sociali: "Nella legge  finanziaria 2004 è prevista una decurtazione  a livello nazionale di 500 milioni di euro, di  cui 17-18 miliardi di vecchie lire relativi  alle Marche, con il rischio di   dover tagliare servizi essenziali alla parte più debole della  comunità marchigiana. "In questa situazione piuttosto reale  appare anche il pericolo - ha ammonito l'assessore - che  il volontariato finisca col  sostituirsi in maniera indebita alle  strutture pubbliche e ai servizi che le istituzioni pubbliche  dovrebbero garantire".

Alla conferenza  stampa  ha  partecipato anche Roberto Oreficini, dirigente  del servizio Protezione civile della Regione Marche, il quale  ha ricordato  il ruolo positivo svolto dal volontariato in occasione dell'emergenza  post- terremoto del '97; presenti anche il presidente dell'Amesci, Enriuco Maria Borrelli, Paolo Bernabucci,presidente dell'Amesci, Giovanni Lattanti e Davide Amurri del Gus.  

06/11/2003





        
  



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