Il "brodetto grottammarese" premiato dall'Accademia Italiana della Cucina
San Benedetto del Tronto | Il concorso era stato indetto dall'assessorato all'agricoltura della Regione Marche
di Giovanni Desideri
Con l'orgoglio di aver superato rivali blasonati, vicini e meno vicini, al Comune di Grottammare hanno accolto la notizia del premio al "miglior brodetto delle Marche" (sezione "provincia di Ascoli Piceno"). Il concorso era stato bandito dall'assessorato all'agricoltura della Regione Marche durante la scorsa estate ed era stato organizzato dalle quattro delegazioni regionali dell'Accademia Italiana della Cucina. Scopo del concorso era quello di "valorizzare il pesce dell'Adriatico, di promuovere il vino di qualità, di far conoscere l'olio extravergine delle Marche, nonché di rilanciare la ristorazione attraverso la riscoperta dei piatti della tradizione marinara".
Domani sera, sabato 8 novembre, avverrà al ristorante "Fortino napoleonico" di Porto Novo di Ancona la premiazione dei quattro brodetti regionali, uno per ogni provincia, che si sono aggiudicati gli ambiti riconoscimenti.
Il Comune di Grottammare (nelle persone dell'assessore alle attività produttive Ugo Lisciani e del sindaco Luigi Merli) aveva fatto le cose per bene, convocando tutti gli operatori cittadini del settore, fino a formare la squadra vincente, composta di quattro cuochi (non pervenute le rispettive mansioni): Elsa Marietti dello chalet-ristorante "Lo scoglio" (dove è avvenuta la degustazione ufficiale da parte dei giurati, il 23 ottobre scorso), Andrea Mascaretti dello chalet-ristorante "Koinhoor", Michele Alesiani dell'"Osteria dell'Arancio", Anna Paoletti dello chalet-ristorante "Colibrì".
Ma date le molte valorizzazioni che gli organizzatori si erano prefissi, il riconoscimento al lavoro dell'équipe di Grottammare comprende anche i seguenti: al miglior olio e al miglior vino (ambedue forniti dall'azienda di Piero Carminucci; il vino era un Falerio "Naumachos") e al miglior fornitore di pesce, riconoscimento andato quindi al signor Alessio Troli.
Il "brodetto grottammarese" (tra i segreti della ricetta i peperoni e i pomodori "barzotti", ovvero non maturi, oltre al vino acetato, aglio e cipolla finemente tritati e più di quindici tipi di pesce) ha origini antichissime, ricostruite da Mario Petrelli per completare l'impegno in questo concorso: origini che risalgono all'epoca in cui Grottammare aveva un fiorentissimo porto. E secondo alcuni anche San Giacomo della Marca scendeva da Monteprandone per concedersi questo piccolo peccato di gola.
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07/11/2003
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