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Prima laurea in "Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali"

Ascoli Piceno | L'ascolana Valeria De Polis ha sbaragliato i suoi colleghi e sarà il primo dottore della classe 41.

di Donatella Felici

Sarà la prima a tagliare il traguardo della laurea nel corso di laurea in "Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali". Così, dopo un periodo fitto di appuntamenti per le cerimonie di laurea degli studenti iscritti al Polo didattico di Scienze dell'UniCam, anche la classe 41 avrà il suo primo dottore. L'ascolana Valeria De Polis ha sbaragliato i suoi colleghi per terminare, in corso e con il massimo dei profitti, i suoi studi universitari. E questa mattina, alle ore 11, presso il Polo didattico di Sant'Agostino, di fronte ad una commissione di ben undici professori in abito togato, Valeria coronerà il suo sogno. "Era un desiderio che covavo da tempo –confida- e finalmente gli sforzi sono stati premiati.

Il corso mi ha appassionato anche grazie al buon rapporto instaurato con i docenti che, dal secondo anno, hanno svolto le lezioni interamente in presenza. –e continua- Ho avuto l'opportunità di svolgere un periodo di stage presso il laboratorio di restauro delle signore Monica Isopi e Serena Petrelli dove ho acquisito tutte quelle conoscenze pratiche e necessarie per svolgere, in futuro, la professione di tecnico del restauro".

"La studentessa –spiega il presidente della classe 41, il professore Franco Ugo Rollo-, relazionerà sul restauro di una tela del '700, messa a disposizione da un collezionista ascolano. Inoltre, l'architetto Margherita Guccione, che svolge la carica di funzionario del Ministero dei beni culturali, sarà il relatore della De Polis durante la dissertazione". All'incontro non mancherà la signora Erminia che, in memoria del marito scomparso qualche anno fa, il professor Luca Luna, regalerà alla studentessa alcuni libri dello scrittore, critico e giornalista.

"A marzo, quando si laureeranno anche altri studenti del corso –confida Erminia- valuteremo chi, con il massimo del profitto e con un buon lavoro che abbia interessato un opera o un luogo della città, meriti il premio che ho istituito in memoria di Luca. Così –continua- il suo ricordo rivivrà come anche il suo amore per la città di Ascoli che lui adorava per il valore delle sue bellezze e della sua naturale vocazione turistica".

16/12/2003





        
  



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