Intervista alla fisioterapista Silvia Silvestri
Castel di Lama | "Mi comporto da fisioterapista come faccio con i miei pazienti la mattina. Certo, l'ambiente è diverso ed anche più simpatico."
di Pino Capasso
Si parla tanto di giocatrici di calcio che si vorrebbe militassero nelle formazioni maschili. Un mix che sta tanto a cuore a Luciano Gaucci patron del Perugia. La presenza del gentil sesso in uno sport prettamente maschile potrebbe anche starci, solo però che ci sembra quanto mai utopistico. Invece, la presenza di una donna, ma non come calciatrice, nello staff tecnico di una squadra di calcio arriva dal Montalto, formazione che milita nel raggruppamento G di seconda categoria. Il suo ruolo è di massaggiatrice. Bella, nel suo aspetto esteriore, Silvia Silvestri vive a Castel di Lama. Di professione fa la fisioterapista. Incuriositi dalla novità, l'abbiamo avvicinata e ci ha rilasciato la seguente intervista.
Le abbiamo chiesto chi è Silvia Silvestri:
" Ho 25 anni - ci ha risposto - e sono laureata in fisioterapia. Lavoro in uno studio privato (convenzionato con l'Asl) " Sport Life "con sede in Ascoli. Io opero presso la sezione staccata di Pagliare. Lavoro part-time. Il pomeriggio lo dedico ad altre attività fra queste Montalto che mi vede impegnata il martedì, il giovedì quando serve, il sabato e la domenica che seguo la squadra. ".
Com'è capitata, nel mondo del calcio seppure a livello dilettanti?:
" Ho iniziato tre anni fa con il Santa Maria di Cdl, formazione parrocchiale il cui presidente è don Nazzareno. Lo scorso anno, sono passata alla Pro Calcio Cdl, oggi Atletico Piceno. Quest'anno, invece, sono approdata a Montalto grazie al giocatore Marco Mattoni ".
Come si comportano i giocatori con lei?:
" Direi in maniera esemplare se non irreprensibile. Nessun ammiccamento, ma massima correttezza e cortesia nel rispetto della mia persona. Stesso comportamento, devo dire, che mi è stato riservato anche in altri posti ".
E lei come si adopera nei loro confronti?:
" Mi comporto da fisioterapista come faccio con i miei pazienti la mattina. Certo, l'ambiente è diverso ed anche più simpatico. Siamo fra coetanei. Si scherza, ma sempre nel rispetto che mi è dovuto perché donna. Il martedì è il giorno più propizio per trascorrere, insieme, delle ore piacevoli. Questo è l'elemento che ci unisce, sempre nel reciproco rispetto ".
Se ci sarà spazio,come vede il futuro della donna, in questa veste, in un contesto dove ha sempre dominato l'uomo?: " Secondo il mio parere, bisogna partire da un presupposto di base che poi è quello di comportarsi con massima professionalità. Io non vedo perché ad una donna deve essere precluso questa possibilità. Noi donne possiamo tranquillamente sostituire gli uomini in questa funzione convinte come siamo. Pertanto, la nostra presenza non può considerarsi impossibile. Ricordo che ho avuto un tutor universitario che faceva il massaggiatore per una formazione di volley femminile. Perciò è solo questione di tempo e poi si vedrà ".
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16/12/2003
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