Il Piano Idea, progetto preliminare al futuro Piano Regolatore, approda in Consiglio Comunale giovedì 18 dicembre (l'assise si riunisce alle 19,30) e l'opposizione di centrosinistra ne contesta forma e contenuti. O forse solo la forma, dacché sui contenuti l'accusa è questa: che per divisioni politiche la delibera non ne conterrebbe affatto. Una delibera svuotata per non scontentare nessuno.

Le obiezioni dell'Ulivo sono state presentate nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina, martedì 16 dicembre, alla presenza del coordinatore del centrosinistra Giovanni Gaspari, del rappresentante della Margherita Manfroni, dei Verdi Iaconi, dei Comunisti Italiani Menzietti e dei Repubblicani Europei Michelangeli. "L'Ulivo, ha esordito Gaspari, sta valutando se prendere parte al Consiglio di giovedì. È probabile che vi parteciperà un solo esponente, per considerazioni politiche sulla questione".

L'argomento del giorno è però l'ormai ricorrente "conflitto d'interessi": se la delibera di giovedì individuerà aree edificabili e volumi precisi, alcuni consiglieri, di maggioranza e d'opposizione, potrebbero essere incompatibili a prendere parte alla discussione, pregiudicando la stessa capacità dell'assise a deliberare su tale materia. Ammesso che consiglieri incompatibili vi siano. Ovvero che vi siano consiglieri che posseggano aree edificabili ove il Piano Idea ne preveda, o che a possederle siano loro parenti fino al quarto grado. "Questione carsica" che emergerà e verrà chiarita solo in Consiglio Comunale, secondo coscienza (e secondo legge, naturalmente).

Gaspari ha sintetizzato i termini della questione: "la delibera di giovedì parla dei criteri e degli indirizzi indicati da una precedente delibera, la 107 del 28 ottobre 2002, approvata dal Consiglio Comunale il 7 dicembre dello stesso anno. E in quella delibera si parlava di cubature. A breve produrremo il parere di un esperto per mostrare se sussista il conflitto di interessi".

Note dolenti anche da un altro punto di cui parla il Piano Idea: i "Sistemi di riqualificazione strutturale". Dice Gaspari: "questo punto apre la strada ad accordi di programma, che sono proposte che il privato fa all'Amministrazione per la riqualificazione di un'area. Come è noto, noi della passata Amministrazione avevamo proposto qualcosa di analogo, i Prusst [Programmi di Riqualificazione Urbana di Sviluppo Sostenibile del Territorio, n.d.r.]. L'unica differenza è che questi ultimi sono proposte che il pubblico fa al privato. E in ogni caso è probabile che questa Amministrazione abbia già portato avanti trattative al riguardo. Torna ciò su cui eravamo stati criticati".

In definitiva, il Piano Idea che giunge in Consiglio giovedì sarebbe secondo l'Ulivo un provvedimento sì generico, ma non così tanto da non individuare alcune aree edificabili. Conclude Gaspari: "dal 28 ottobre dello scorso anno, ovvero in quattordici mesi, questa Amministrazione non ha apportato alcun approfondimento al Piano Idea. L'accordo nella Casa delle Libertà è stato al ribasso, affinché la delibera che verrà portata all'approvazione non contenesse nulla. Si creerà pertanto una vera dicotomia tra la volontà politica di basso profilo e il lavoro dei tecnici che stanno lavorando al progetto per la città e che vorrebbero far valere questo loro lavoro".