Santori fa il punto sul Bilancio provinciale di previsione del 2004
Ascoli Piceno | Il Consigliere provinciale passa ai raggi x ogni punto
di Cons. Vittorio Santori*
Il volume complessivo del bilancio di previsione riportato a pag. 2 della relazione per il 2004 è pari ad 153.978.000 , fortemente ridotto rispetto all'anno 2003 di 64.455.000. Nella rappresentazione grafica del volume il lettore viene ingannato e fuorviato dall'inserimento della previsione relativa ai PRUSST , assolutamente incerta perché ancora in corso di valutazione in sede Ministeriale e quindi non iscrivibile allo stato nel bilancio previsionale come evidenziato anche dal Collegio dei revisori dei conti nella loro relazione.
Rispetto al 2003 le entrate tributarie aumentano del 3,63% . Tale incremento è dovuto principalmente alla sostituzione dei trasferimenti ordinari con la partecipazione all' IRPEF della Provincia. Non dobbiamo dimenticare che tra le entrate tributarie vi è l'addizionale sul consumo di energia elettrica che rappresenta il 17,04% delle dette entrate e che colpisce esclusivamente le attività produttive insediate nella provincia in un momento di particolare difficoltà delle stesse a causa della crisi generale.
La detta imposta è fortemente nociva allo sviluppo delle attività produttive e dovrebbe quindi essere più che dimezzata nella sua percentuale impositiva . E altresì nociva al mercato perché incidendo sul prezzo del prodotto o del servizio ne determina un aumento che per effetto del fenomeno della traslazione delle imposte viene caricato di fatto sul consumatore finale .
L'attuale livello di tassazione dell'addizionale è in netta antitesi con l'obliettivo fondamentale dichiarato da questa Amministrazione : lo sviluppo economico e sociale nella sua omogenea diffusione su tutto il territorio per garantire un lavoro sicuro ed un benessere diffuso.
Gli investimenti previsti nei vari settori sono assolutamente incongrui, non mirati alla realizzazione di obliettivi importanti e strategici che possano a loro volta incidere positivamente e realmente sullo sviluppo generale del territorio provinciale.
Per la viabilità nel 2004 la stragrande maggioranza degli investimenti sono soltanto manutenzioni ordinarie e per di più la loro copertura finanziaria è stata prevista con ricorso a mutui . Sicchè i mutui sulle strade provinciali passano da 7.243.566 del consuntivo al 2002 a 21.590.498 con un incremento pari al 300% .
Gli interventi per l'edilizia scolastica sono in netto ritardo in quanto nel 2004 nonostante le previsioni di spesa resteranno ancora da mettere in sicurezza oltre il 60% degli impianti esistenti nelle strutture scolastiche. Il ritardo appare ancor più grave se si considera che gli impianti non a norma possono coinvolgere oltre che la responsabilità della Provincia anche e direttamente la salute e l'incolumità degli alunni e degli insegnanti.
Meglio tacere sullo stato delle società partecipate della provincia che avrebbero dovuto essere veri e propri propulsori dei servizi e dello sviluppo imprenditoriale e turistico mentre sono delle strutture per lo più in forte indebitamento che si reggono esclusivamente sul ripianamento annuale dei loro debiti da pate della provincia incapaci di ottenere nel tempo perfino un pareggio di bilancio.
La Eurobic che avrebbe dovuto aiutare la nascita e la gestione delle nuove imprese anche con attività di consulenza amministrativa è finita in dissesto patrimoniale. Piceno da scoprire, altra società volta allo sviluppo del turismo e valorizzazione dei beni culturali è di fatto ridotta a creare opuscoli e coordinare iniziative ormai vetuste come il "Trenino dell'arte " e a distribuire materiale pubblicitario all'interno del portale della provincia. Il tutto con ben 27 collaboratori a proprio carico oltre ad altri impiegati della provincia convenzionati.
La mancanza di ogni controllo negli ultimi 5 anni sulle società partecipate nonostante le previsioni Statutarie ha contribuito all'appesantimento delle posizioni debitorie delle stesse. Non è vero quanto riportato a pag. 31 della relazione ove si legge che " ANCHE per il 2004 si procederà nell'attività di verifica delle partecipazioni ". Ciò non è stato mai fatto da questa Amministrazione in tanti anni nonostante le sollecitazioni della minoranza e le interrogazioni sul punto.
Ora sarebbe pia illusione pensare che 4 mesi prima della fine del mandato l' Amministrazione Colonnella si decidesse a verificare di fatto l'utilità per l'Ente Provinciale di mantenere le partecipazioni .
La spesa per il personale già aumentata nel 2003 del 7,69%, nel 2004 cresce ulteriormente del 2,73% e raggiunge il 34,56% della spesa corrente. Essa contribuisce, unitamente agli interessi sui mutui a determinare le spese fisse nella misura del 37,56%. Tale percentuale denuncia anche il peggioramento dell'indice di rigidità della spesa provinciale .
Da rilevare in proposito è la situazione caotica in cui si trova il personale della provincia a causa dei concorsi per le progressioni verticali indetti unitamente a quelli per le progressioni orizzontali, per il mancato pagamento di indennità già riconosciute come dovute e non erogate e per concorsi banditi da circa due anni ed ancora mai effettuati. Anche alla luce delle nuove competenze trasferite alla Provincia appare evidente che la rideterminazione della dotazione organica e la riorganizzazione dei profili professionali dovevano essere fatti prima di procedere alle progressioni. La struttura provinciale è sovra dimensionata con n. 611 dipendenti di cui 23 dirigenti di settore.
Assolutamente irrilevanti ed ininfluenti sono gli interventi previsti nel settore attività produttive . Per il Centro Agro Alimentare siamo ancora a livello di animazione, informazione, sensibilizzazione non considerando che abbiamo dinanzi una attività in seria crisi necessitante di studi e ricerche e di programmi di intervento specifici coordinati con altri soggetti .
Nell'incertezza sui ruoli di specifica competenza del COICO e della SVIM a livello Regionale anche i possibili interventi finanziari nel settore seguono la stessa sorte di incertezza e di fatto detti strumenti restano pressochè inutilizzati.
A fine mandato questa Amministrazione scopre la necessità di realizzare un piano nazionale florovivaistico istituendi distretti produttivi specializzati ed in particolare il distretto del Piceno. Una scoperta di una realtà che ormai da anni esiste e si è affermata con la sola capacità, l'esperienza e sacrificio di operatori del settore che hanno portato pian piano le loro attività ed il territorio piceno all'attenzione nazionale ed europea.
Con le 38 righe di relazione sul turismo l' Amministrazione ha dichiarato la propria incapacità ad incidere sensibilmente nel settore ( settore che le statistiche hanno individuato come primo nei prossimi anni in capacità di produzione di ricchezza nazionale ).
Manca tra le previsioni di intervento sociale e giovanile la dovuta attenzione per gli anziani e per l'istituzione di residenze per la terza età nei centri urbani. Come mancante appare la tutela per i separati non abbienti e per i figli di separati e divorziati.
Questo Bilancio non lascia speranze. E l'epilogo di una Amministrazione che non si è dotata di strumenti idonei per svolgere al meglio le proprie funzioni. Non ha realizzato un vero decentramento amministrativo sul territorio evitando di predisporre il regolamento attuativo dei circondari, né ha nominato il difensore civico provinciale a tutela dei cittadini.
Pressochè inutili sono risultati il PTC per mancanza di coinvolgimento dei comuni ed il Piano provinciale dei rifiuti privo di valutazioni e scelte innovative di cui altre province si sono da tempo dotate. Una sequela di errori e di distrazioni hanno fatto perdere alla nostra Provincia una occasione di sviluppo e di rilancio del nostro territorio che forse avremmo potuto avere con una semplice amministrazione improntata a criteri di efficienza e funzionalità .
Ai cittadini verrà riconsegnata nel 2004 una situazione di conti peggiore di quella esistente nel 1999 con una Provincia al 67mo posto nell'elenco degli investimenti per infrastrutture così come lo era nel 1999 e con tutti i problemi che all'epoca già si evidenziavano.
* Capogruppo di Forza Italia
Rispetto al 2003 le entrate tributarie aumentano del 3,63% . Tale incremento è dovuto principalmente alla sostituzione dei trasferimenti ordinari con la partecipazione all' IRPEF della Provincia. Non dobbiamo dimenticare che tra le entrate tributarie vi è l'addizionale sul consumo di energia elettrica che rappresenta il 17,04% delle dette entrate e che colpisce esclusivamente le attività produttive insediate nella provincia in un momento di particolare difficoltà delle stesse a causa della crisi generale.
La detta imposta è fortemente nociva allo sviluppo delle attività produttive e dovrebbe quindi essere più che dimezzata nella sua percentuale impositiva . E altresì nociva al mercato perché incidendo sul prezzo del prodotto o del servizio ne determina un aumento che per effetto del fenomeno della traslazione delle imposte viene caricato di fatto sul consumatore finale .
L'attuale livello di tassazione dell'addizionale è in netta antitesi con l'obliettivo fondamentale dichiarato da questa Amministrazione : lo sviluppo economico e sociale nella sua omogenea diffusione su tutto il territorio per garantire un lavoro sicuro ed un benessere diffuso.
Gli investimenti previsti nei vari settori sono assolutamente incongrui, non mirati alla realizzazione di obliettivi importanti e strategici che possano a loro volta incidere positivamente e realmente sullo sviluppo generale del territorio provinciale.
Per la viabilità nel 2004 la stragrande maggioranza degli investimenti sono soltanto manutenzioni ordinarie e per di più la loro copertura finanziaria è stata prevista con ricorso a mutui . Sicchè i mutui sulle strade provinciali passano da 7.243.566 del consuntivo al 2002 a 21.590.498 con un incremento pari al 300% .
Gli interventi per l'edilizia scolastica sono in netto ritardo in quanto nel 2004 nonostante le previsioni di spesa resteranno ancora da mettere in sicurezza oltre il 60% degli impianti esistenti nelle strutture scolastiche. Il ritardo appare ancor più grave se si considera che gli impianti non a norma possono coinvolgere oltre che la responsabilità della Provincia anche e direttamente la salute e l'incolumità degli alunni e degli insegnanti.
Meglio tacere sullo stato delle società partecipate della provincia che avrebbero dovuto essere veri e propri propulsori dei servizi e dello sviluppo imprenditoriale e turistico mentre sono delle strutture per lo più in forte indebitamento che si reggono esclusivamente sul ripianamento annuale dei loro debiti da pate della provincia incapaci di ottenere nel tempo perfino un pareggio di bilancio.
La Eurobic che avrebbe dovuto aiutare la nascita e la gestione delle nuove imprese anche con attività di consulenza amministrativa è finita in dissesto patrimoniale. Piceno da scoprire, altra società volta allo sviluppo del turismo e valorizzazione dei beni culturali è di fatto ridotta a creare opuscoli e coordinare iniziative ormai vetuste come il "Trenino dell'arte " e a distribuire materiale pubblicitario all'interno del portale della provincia. Il tutto con ben 27 collaboratori a proprio carico oltre ad altri impiegati della provincia convenzionati.
La mancanza di ogni controllo negli ultimi 5 anni sulle società partecipate nonostante le previsioni Statutarie ha contribuito all'appesantimento delle posizioni debitorie delle stesse. Non è vero quanto riportato a pag. 31 della relazione ove si legge che " ANCHE per il 2004 si procederà nell'attività di verifica delle partecipazioni ". Ciò non è stato mai fatto da questa Amministrazione in tanti anni nonostante le sollecitazioni della minoranza e le interrogazioni sul punto.
Ora sarebbe pia illusione pensare che 4 mesi prima della fine del mandato l' Amministrazione Colonnella si decidesse a verificare di fatto l'utilità per l'Ente Provinciale di mantenere le partecipazioni .
La spesa per il personale già aumentata nel 2003 del 7,69%, nel 2004 cresce ulteriormente del 2,73% e raggiunge il 34,56% della spesa corrente. Essa contribuisce, unitamente agli interessi sui mutui a determinare le spese fisse nella misura del 37,56%. Tale percentuale denuncia anche il peggioramento dell'indice di rigidità della spesa provinciale .
Da rilevare in proposito è la situazione caotica in cui si trova il personale della provincia a causa dei concorsi per le progressioni verticali indetti unitamente a quelli per le progressioni orizzontali, per il mancato pagamento di indennità già riconosciute come dovute e non erogate e per concorsi banditi da circa due anni ed ancora mai effettuati. Anche alla luce delle nuove competenze trasferite alla Provincia appare evidente che la rideterminazione della dotazione organica e la riorganizzazione dei profili professionali dovevano essere fatti prima di procedere alle progressioni. La struttura provinciale è sovra dimensionata con n. 611 dipendenti di cui 23 dirigenti di settore.
Assolutamente irrilevanti ed ininfluenti sono gli interventi previsti nel settore attività produttive . Per il Centro Agro Alimentare siamo ancora a livello di animazione, informazione, sensibilizzazione non considerando che abbiamo dinanzi una attività in seria crisi necessitante di studi e ricerche e di programmi di intervento specifici coordinati con altri soggetti .
Nell'incertezza sui ruoli di specifica competenza del COICO e della SVIM a livello Regionale anche i possibili interventi finanziari nel settore seguono la stessa sorte di incertezza e di fatto detti strumenti restano pressochè inutilizzati.
A fine mandato questa Amministrazione scopre la necessità di realizzare un piano nazionale florovivaistico istituendi distretti produttivi specializzati ed in particolare il distretto del Piceno. Una scoperta di una realtà che ormai da anni esiste e si è affermata con la sola capacità, l'esperienza e sacrificio di operatori del settore che hanno portato pian piano le loro attività ed il territorio piceno all'attenzione nazionale ed europea.
Con le 38 righe di relazione sul turismo l' Amministrazione ha dichiarato la propria incapacità ad incidere sensibilmente nel settore ( settore che le statistiche hanno individuato come primo nei prossimi anni in capacità di produzione di ricchezza nazionale ).
Manca tra le previsioni di intervento sociale e giovanile la dovuta attenzione per gli anziani e per l'istituzione di residenze per la terza età nei centri urbani. Come mancante appare la tutela per i separati non abbienti e per i figli di separati e divorziati.
Questo Bilancio non lascia speranze. E l'epilogo di una Amministrazione che non si è dotata di strumenti idonei per svolgere al meglio le proprie funzioni. Non ha realizzato un vero decentramento amministrativo sul territorio evitando di predisporre il regolamento attuativo dei circondari, né ha nominato il difensore civico provinciale a tutela dei cittadini.
Pressochè inutili sono risultati il PTC per mancanza di coinvolgimento dei comuni ed il Piano provinciale dei rifiuti privo di valutazioni e scelte innovative di cui altre province si sono da tempo dotate. Una sequela di errori e di distrazioni hanno fatto perdere alla nostra Provincia una occasione di sviluppo e di rilancio del nostro territorio che forse avremmo potuto avere con una semplice amministrazione improntata a criteri di efficienza e funzionalità .
Ai cittadini verrà riconsegnata nel 2004 una situazione di conti peggiore di quella esistente nel 1999 con una Provincia al 67mo posto nell'elenco degli investimenti per infrastrutture così come lo era nel 1999 e con tutti i problemi che all'epoca già si evidenziavano.
* Capogruppo di Forza Italia
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19/12/2003
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