Una doc per "I Terreni di San Severino"
| MACERATA - Il "parco vini" della provincia potrebbe presto arricchirsi di una nuova Denominazione di origine controllata.
La provincia di Macerata a caccia di un'altra doc, la Coldiretti lancia "i Terreni di San Severino".Dopo la docg ottenuta dalla Vernaccia di Serrapetrona, il "parco vini" della provincia maceratese potrebbe presto arricchirsi di una nuova Denominazione di origine controllata. Coldiretti Macerata, in collaborazione con l'amministrazione comunale, sta, infatti, portando avanti un progetto per la valorizzazione dei vini de "I Terreni di San Severino". "Abbiamo già presentato alla Regione Marche la richiesta di trasmettere al Comitato Nazionale la richiesta di riconoscimento della Doc _ annuncia il presidente, Luciano Fuselli -, corredata da un accurato disciplinare di produzione, che ha l'obiettivo di migliorare ulteriormente la qualità del prodotto". All'iniziativa hanno aderito sinora 54 aziende vitivinicole. "Un buon punto di partenza - continua Fuselli -, e va dato merito al Comune e all'ingegner Ottavi di aver seguito la vicenda con grande impegno".
La Doc abbraccerebbe tre tipologie di vino: Le Rupi, Montenero, Rosso (anche come passito). "Tre ottimi prodotti - spiega il direttore di Coldiretti Macerata, Luigi Masnari -. Per Le Rupi si utilizza un minimo dell'85% di vitigno di Vernaccia Nera, mentre la stessa percentuale, stavolta di Montepulciano, va per il Montenero. Vernaccia nera e Montepulciano, al 50% e al 20%, vanno utilizzate, infine, nel Rosso. La zona di produzione coincide con l'intero territorio amministrativo del Comune sanseverinate, mentre l'imbottigliamento e l'affinamento andranno eseguite all'interno della provincia di Macerata". Il disciplinare prevede comunque un'accurata serie di disposizioni, con l'obiettivo di offrire ai consumatori un prodotto qualitativamente eccellente. Oltre alla già citata Vernaccia di Serrapetrona, unica Docg delle Marche, la provincia maceratese vanta oggi tre Denominazioni di origine controllata: Verdicchio di Matelica, Colli Maceratesi, Esino e Rosso Piceno.
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23/12/2003
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