La Storia divaricata
| 26 Dicembre S.Stefano.
di emme
L'annunciatrice televisiva ha il sorriso suadente e le occhiaie dei bagordi notturni. Dice che il Natale è passato " in serenità e tranquillità". Poi avanti per una decina di minuti con un attentato di qua, una bomba di là e i morti sono quattro, no cinque, quattro sono quelli di un'altra bomba e il dittatore del Pakistan , che è un amico, per cui la sua bomba atomica non è " un'arma di distruzione di massa", si è salvato da un'altra bomba e il miliardario cattivo ( anche fra i miliardari ci sono le pecore nere!), dice che vuol fare un'altra strage in America e poi delitti da dozzina, incidenti stradali, qualche alluvione che data la stagione ci sta sempre bene
Ma a Milano una schiera di ricchi ha offerto il pranzo a cento barboni e altrettanto a Parigi, dove li chiamano clochard. Scusate se è poco! Avranno mangiato tanto che gli basterà fino a dopodomani! E' vero che c'era uno che ai poveri gli lavava perfino i piedi, ma, insomma, ci vuol misura nelle cose
Però ha ragione l'annunciatrice: noi ci siamo chiusi in casa, con l'infinita schiera dei parenti, e siamo stati " sereni e tranquilli". Che c'importa se il mondo ribolle come una pentola impazzita che sta sul fuoco a tirare il brodo di sangue, fame, guerre, sofferenze, delitti e stragi?
Non ci basta il nostro mondo personale, casalingo, senza orizzonti che non siano i tetti del vicino? Una volta, scriveva su queste colonne non so chi, c'era " la piazza" ed intendeva dire quel luogo dove Io diventa Noi e la miseria di uno diventa la miseria di tutti. Oggi, beata generazione nostra!, ci sono miriadi di Isole dei Famosi in ogni scatoletta condominiale, dove ognuno può stare " sereno e tranquillo" e, se potesse avere un'occhio di telecamera che lo seguisse anche nel bagno, sarebbe anche felice..
Viviamo così, sempre più lontani dalla storia, cellule di uno strano ecumene di incomunicabilità. Troppo occupati a godere di un benessere sconosciuto, siamo governati, noi consenzienti, da comunicatori di massa che si rivolgono a ciascuno di noi, mai a noi tutti insieme, divaricando sempre più la forbice che ci separa dalla Storia. Prima o poi la forbice si spezzerà e noi non faremo più parte della Storia. Un po' come quella razza di cavernicoli che scomparvero perché erano incapaci di concepire un mondo di fuori del loro limitato territorio di caccia e raccolta.
Ma bando a queste ciance! Si capisce che sono solo sfoghi di un fegato in disordine C'è altro cui pensare! Non si avvicina forse San Silvestro, notte di bollicine e follie?!- Che la festa continui!
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26/12/2003
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